La maggioranza assoluta degli italiani, il 52%, ritiene che la situazione economica del Paese migliorerà nei prossimi 12 mesi: è uno dei dati che emerge dall’indagine condotta per Radio1 Rai dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.
Dopo 16 mesi di emergenza Covid, le famiglie stanno progressivamente recuperando fiducia. Cresce l’ottimismo sulla ripresa economica, ma i cittadini restano più scettici sull’evoluzione del mercato del lavoro: è più ridotta, al 19%, la percentuale di quanti confidano in un effettivo incremento dell’occupazione.
Come mostra il trend Demopolis, in un anno il sentiment degli italiani è decisamente mutato: se nel giugno 2020 era del 16% la percentuale di quanti immaginavano una ripresa economica, oggi la percentuale cresce al 52%. Sono dati che sembrano confermare la voglia del Paese di ricominciare e di guardare al futuro, espressa nei giorni scorsi dal Presidente Sergio Mattarella e dal Premier Mario Draghi.
È del 12% la quota di cittadini che immagina un miglioramento della propria situazione economica rispetto all’ultimo biennio e cresce al 35% il segmento di quanti immaginano di poter incrementare consumi ed acquisti nei prossimi mesi.
"La disponibilità all’incremento dei consumi – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – è più accentuata rispetto alle previsioni di aumento del reddito familiare disponibile: si tratta di una propensione importante per le dinamiche economiche dei prossimi mesi".
L'analisi Demopolis per Radio1 Rai racconta un recupero di fiducia dei consumatori: il 54% immagina di spendere di più per pranzi e cene fuori casa, nelle dimensioni di vacanza (40%), per la cultura, lo sport ed il tempo libero (33%).
L’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 7 al 9 giugno 2021, per Radio1 Rai su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.
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