È uscito il nuovo aggiornamento della guida della fondazione Agnelli, Eduscopio, che aiuta ragazzi e genitori nella valutazione della scuola migliore. L'Istituto di ricerca ha ascoltato un grandissimo numero di studenti per capire quali siano gli istituti che preparano meglio agli studi universitari o al mondo del lavoro gli esperti della fondazione hanno valutato le scuole in base al rendimento dei diplomati al primo anno di università - dunque esami sostenuti e media dei voti - e in base al tasso di occupazione e la coerenza fra studio e lavoro nel caso degli istituti tecnici e i professionali.
A Palermo a primeggiare sono l’Umberto I, il Garibaldi e il Vittorio Emanuele II per l’indirizzo classico. Tra gli scientifici è il Cannizzaro ad occupare il gradino più alto del podio, seguito da Einstein e Croce. Tra queste figurano, anche ben posizionate, Gonzaga e Don Bosco, che, però, non rientrano tra le scuole statali. De Cosmi, Cassarà e Dolci, con il Regina Margherita al quarto posto, invece, per il liceo linguistico; svetta il Catalano per l’indirizzo artistico: «La grande continuità del lavoro paga sempre - commenta la professoressa Anna Maria catalano, preside del liceo scientifico Cannizzaro -. Solo lavorando da squadra si possono raggiungere questi risultati». La preside del liceo scientifico, però, confessa di non amare molto questo tipo di classifiche: «Non credo sia bello creare una classifica tra le scuole - sottolinea - perché ovunque si lavora con profonda dedizione e passione. Spesso però i contesti culturali in cui ci si ritrova creano difficoltà a posizionarsi nei gradini più alti. Per questo non amo molto questo tipo di ranking».
Fortunatamente, però, ci sono storie che riescono a ribaltare le sorti e, pur attraverso le difficoltà, fanno emergere il grande lavoro svolto: «È il sesto anno consecutivo che il Danilo Dolci si ritrova a podio nella classifica della fondazione Agnelli», commenta Matteo Croce, dirigente scolastico dell’istituto linguistico di Brancaccio, che a questa aggiunge una seconda soddisfazione: «Siamo tra i primi 3 anche per quanto riguarda l’indirizzo di Scienze umane - prosegue Croce -. Sono risultati che si raggiungono con il duro lavoro, costruito sulla passione, la volontà e la dedizione. Adesso ospitiamo tra i nostri banchi circa 1300 studenti e ogni anno, a malincuore, dobbiamo lasciare fuori alcuni per le troppe richieste che ci arrivano. È la dimostrazione - conclude - che Brancaccio non è legato a quelle poche mele marce. Questa è una vittoria di tutto li tessuto sano del quartiere».
La classifica tocca anche le altre città dell’Isola: a Messina è il Francesco Maurolico a primeggiare tra i licei classici, seguito da Repaci e Giuseppe La Farina. L’Archimede invece stacca nettamente il Giuseppe Seguenza nella classifica degli scientifici. I due istituti sono poi seguiti dal Felice Bisazza e dal Quasimodo. Archimede che si conferma primo anche tra i linguistici, dove alla sue spalle il Bisazza balza al secondo posto mettendosi alle spalle l’Emilio Ainis.
Nel catanese tra i licei di indirizzo linguistico Galileo Galilei, Principe Umberto di Savoia e Giuseppina Turrisi Colonna dominano il ranking, mentre di indirizzo classico troviamo in testa il San Giuseppe, seguito da Mario Cutelli e Nicola Spedalieri. Il Galilei Galilei torna in testa nella classifica dedicata agli scientifici, seguito da Ettore Majorana e Principe Umberto di Savoia. Leonardo, Martin Luther king e Raffaello Politi i tre scientifici sul podio per la città di Agrigento. Il Leonardo scende secondo dietro lo Sciascia per l’indirizzo linguistico; Empedocle unico classico.
A Siracusa il Tommaso Gargallo è secondo tra i licei linguistici, dietro il Marco Quintiliano, ma balza primo invertendo la classifica per gli indirizzi classici. Primo il Corbino per lo scientifico. Vincenzo Fardella primo a Trapani come istituto di indirizzo scientifico, primo lo Ximenes per i classici e il Pascasino tra i linguistici. Che vedono prima l’Enrico Medi, ad Enna, seguito da Abramo Lincoln e Pietro Domina. Il Vaccalluzzo stacca nettamente il Colajanni per i classici, per l’indirizzo scientifico è il Pietro Farinato a svettare sull’Enrico Medi
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