È morto a 68 anni Fabio Carapezza Guttuso, uomo di cultura, prefetto, figlio adottivo ed erede di Renato Guttuso.
Carapezza Guttuso, malato da tempo, era nato a Palermo nel 1954 e, nonostante avesse vissuto oltre lo Stretto per molti anni, era sempre rimasto legato alla sua città. Nel 2021 l'allora ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, lo aveva nominato commissario straordinario del Teatro Massimo di Palermo per via della "prolungata paralisi dell’attività ordinaria dell’ente e all’impossibilità di gestire la fondazione attraverso gli organi di amministrazione preposti". Aveva preso in mano le redini del Massimo e lo aveva fatto uscire dalla crisi finanziaria.
Oggi l'ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando lo ricorda così su Twitter: "Una commossa partecipazione al grande dolore dei familiari e di quanti hanno conosciuto e apprezzato il prefetto Fabio Carapezza Guttuso che ha anche guidato il Teatro Massimo, confermando professionalità, sensibilità e attenzione per la cultura di Palermo e dell’intero Paese".
Un pensiero è arrivato anche dal sindaco Roberto Lagalla: "In questo momento di dolore rivolgo le più sentite condoglianze da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale ai familiari di Fabio Carapezza Guttuso, ex commissario del Teatro Massimo, prematuramente scomparso. Instancabile uomo del fare, ha dato un contributo prezioso al mondo della cultura, alla nostra città e ha condotto il Teatro al di fuori di una grave crisi finanziaria facendolo rinascere. Palermo oggi si stringe al dolore di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato".
Cordoglio dal sindaco di Bagheria. Filippo Maria Tripoli, della sua giunta, e del presidente del consiglio comunale Michele Sciortino che "partecipano al dolore della moglie Tiziana e della famiglia Carapezza per la prematura scomparsa di Fabio Carapezza Guttuso, generoso ed attivo mecenate che con instancabile impegno ha dato per anni un fondamentale contributo allo sviluppo del Museo Guttuso".
Carapezza Guttuso e gli incarichi nel mondo della cultura
Pur essendo un dirigente del ministero dell’Interno, dal 1992 era stato "collocato fuori ruolo" al ministero per i Beni e le Attività Culturali, dove si occupava di sicurezza del patrimonio culturale.
Fra le altre cose era stato membro della commissione per il ripristino dei danni subiti dalla Galleria degli Uffizi e dall’Accademia dei Georgofili a Firenze dopo l'attentato del 27 maggio 1993.
La vicenda giudiziaria per l'eredità di Renato Guttuso
Fabio Carapezza Guttuso era stato anche al centro di una lunga vicenda giudiziaria per l'eredità di Renato Guttuso, che lo aveva visto contrapposto a Marta Marzotto.
Il pittore di Bagheria, morto a Roma il 18 gennaio 1987, aveva nominato suo erede Carapezza, adottato poco prima. Una storia conclusa soltanto nel 2001 quando la Corte di Cassazione diede ragione a Carapezza adottato da Guttuso, gravemente malato, nell'ottobre del 1986 e, sul letto di morte, lo aveva designato suo erede legittimo. All'epoca dell'adozione Carapezza aveva 32 anni.
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