Venerdì 22 Novembre 2024

"Milano su Misura", 5 siciliani in corsa per il premio dedicato alla sartoria maschile

Un capo realizzato da Claudio Italiano
Un capo realizzato da Claudio Italiano
Claudio Italiano
Un capo realizzato da Guido Davì
Un capo realizzato da Guido Davì
Guido Davì
Un capo realizzato da Samuele Gallo
Un capo realizzato da Samuele Gallo
Samuele Gallo
Un capo realizzato da Leonardo Maltese
Un capo realizzato da Leonardo Maltese
Leonardo Maltese
Un capo realizzato da Lorenzo Sparatore
Un capo realizzato da Lorenzo Sparatore
Lorenzo Sparatore

Tutto pronto per la terza edizione di "Milano su Misura" targato Arbiter. Il 14 e 15 ottobre, a Milano, due giorni dedicati al fatto a mano su misura in Italia: eventi, convegni, incontri, tutto ruota intorno al mondo del sartoriale e dell’eccellenza artigiana. Anche quest’anno i sarti sono divisi in due categorie, Iuvenes, cioè i giovani talenti di età inferiore ai 35 anni, e i Magistri del Trofeo Arbiter. In quest’ultima categoria partecipa di diritto anche il vincitore degli Iuvenes dell’anno precedente. Ai partecipanti saranno assegnati dei temi, a seconda della categoria, per la realizzazione delle creazioni, che poi sfileranno sulla passerella del Trofeo. Accanto ai sarti gli artigiani, che avranno modo di presentare i loro manufatti. Tra gli appuntamenti della due giorni, il terzo Congresso dei sarti, in cui si affronteranno temi pratici di attualità; la prima sera, venerdì 14, ci sarà la tradizionale Cena stellata dedicata ai sarti partecipanti e, a conclusione della manifestazione, la sera di sabato 15, si terrà la Cena di gala, nel corso della quale verranno consegnati i premi e annunciato l’Arbiter Excellence Ranking per il 2022 con l’assegnazione dei trofei. Ai partecipanti è richiesto di realizzare il proprio capo seguendo un tema. Per i Magistri un viaggio d'affari Milano-Dubai e ritorno in un abito. Eleganza, fra libertà e leggerezza. Per Iuvenes congiugare i valori sartoriali del passato con l'abito tecnico e contemporaneo. La valutazione sarà a inappellabile giudizio della commissione Arbiter, composta da esperti del settore di varie nazionalità.

Cinque i sarti siciliani presenti a Milano

Claudio Italiano, 37 anni, nato a Palermo, figlio d'arte. Il papà Luigi, 82 anni, è ancora in attvità mantenendo intatta la passione per la sartoria. "Il mio stile si basa su abiti confortevoli - spiega - la maggior parte dei miei clienti preferiscono capi di questo tipo. I tessuti sono prettamente leggeri, anche per la stagione invernale. Mi ispiro molto alla tradizione della sartoria milanese. Il  nostro capo principe è la giacca monopetto con i revers con punta a lancia,  destrutturata". Lorenzo Sparatore, 34 anni, nato a Ragusa. "Ho studiato moda in un istituto di Milano - racconta -. Poi sono tornato nella mia terra e ho iniziato a lavorare in una sartoria storica di Ragusa. Il mio stile è retrò e innovativo al tempo stesso. Il lavoro è quello tradizionale ma mi piace cambiare i canoni estetici. I tessuti che utilizzo sono vari, dal capospalla al semipesante e anche i capi da sera, con la seta. Mi piacciono molto i tessuti tecnici, i sintetici". Guido Davì, 52 anni, nato a Palermo. "Sono figlio d'arte, mio padre Giuseppe ha fatto questo mestiere per 67 anni. Ho iniziato nel 1990, il mio stile è molto sempice e lineare ma avendo lavorato in Inghilterra ho un contaminazione british nei miei lavori. I tessuti che utilizzo sono leggeri, pettinati. Adesso si predilige, in alcuni casi, la comodità rispetto alla forma. Il capo per cui abbiamo una particolare 'simpatia' è il monopetto con petti a lancia". Leonardo Maltese, 25 anni, di Vittoria. "Sono stato sempre affascinato dalla sartoria, la passione per questo lavoro arriva però dopo. Ho provato all'università il percorso di interior design ma durante gli studi ho scoperto di essere appassionato oltre che affascinato. Il mio stile è basato sull'esperienza che ho maturato a Napoli e altre città d'Italia. I tessuti che utilizzo sono principalmente leggeri, blend come lana, lino, seta e ad alto ritorto". Samuele Gallo, 34 anni, nato a Ragusa. "La passione per la sartoria nasce dall'esigenza di un 16enne che piuttosto che chiedere come regali videogiochi o altro preferivo sempre un doppiopetto. Ho iniziato a freqentare le sartorie della mia città, poi il corso di taglio e ho deciso di intraprendere la carriera di sarto. Il mio stile è un po' sartoriale ma c'è molta innovazione da parte mia. Personalizzo l'abito utilizzato qualsiasi tipo di tessuto. Mi piacciono in particolare il cachemire, il tweed, la vigogna". Nel corso della Cena di gala di sabato sarà consegnato il Trofeo Arbiter al primo classificato dei Magistri. Saranno annunciati il podio del Trofeo Arbiter 2022 e il podio degli Iuvenes.

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