Lunedì 25 Novembre 2024

Tornano Le Vie dei Tesori, 12 città aprono le porte: ecco i luoghi da visitare

L’Arco azzurro a Bagheria
Museo del giocattolo, Bagheria
La Scalinata di Caltagirone
Caltagirone, Santa Maria dal Monte
Cripta di San Domenico, Caltanissetta
Oratorio degli Agonizzanti, Carini
Museo Civico, Carini
Museo Averna, Caltanissetta
Enna, Prefettura
Torre campanaria di San Tommaso, Enna
Cantine Pellegrino, Marsala
Latomie dei Niccolini - Marsala
Cava Mandina, Mazara del Vallo
Casbah, Mazara del Vallo
Forte San Salvatore, Messina
Museo dei Peloritani, Messina
Castellaccio, Monreale
La Ciambra, Monreale
Duomo di Noto
Palazzo Landolina Sant’Alfano, Noto
Chiesa San Giacomo, Termini Imerese
Sant’Orsola, Termini Imerese
Torre campanaria San Domenico, Trapani
Chiesa Immacolata Concezione, Trapani

Dall'11 settembre torna l'atteso festival "Le Vie dei Tesori": con oltre 150 luoghi da visitare e scoprire. Saranno 12 le prime città che apriranno le porte. Quattro le new entry: Enna,  Caltagirone, Carini e Termini Imerese. E ancora,  Monreale e Bagheria, Noto, Trapani, Mazara, Marsala, Messina e Caltanissetta. Enna ha deciso di aprire le sue torri campanarie da dove sembra di toccare il cielo, i saloni colmi di tesori d’arte della Prefettura; Caltagirone, dove si potrà scegliere tra le mani dei ceramisti e i sontuosi salotti nobiliari, dividendosi tra laboratori, chiese e palazzi. Ci sono le cittadine in provincia di Palermo, ognuna con le sue caratteristiche: Carini, arrampicata sotto il castello, dove ogni chiesa è un merletto, ma mostra anche catacombe paleocristiane; Termini Imerese che è pronta a raccontare il suo percorso di antica capitale commerciale, finora oscurata dalla recente storia industriale. Si uniranno a Monreale che ritorna e a Bagheria che l’anno scorso ha avuto un exploit meraviglioso e quest’anno minaccia di bissare il successo, con i suoi palazzi, le ville nobiliari, le chiese sconosciute, le manifatture artigianali. E ancora, Noto che ha deciso di anticipare a settembre la partecipazione per potersi immergersi nella sua luce dorata che da sola vale un viaggio; Messina che correrà fuori le mura, salirà sulle torri, aprirà collezioni private e universitarie, e condurrà sul lago Ganzirri sulle barche dei cercatori di molluschi; o Caltanissetta dove si cercherà il cuore dolce e amaro dell’isola, di mandorle e di uve, e si aprirà per la prima volta la cripta di san Domenico. E ancora, la nobile Trapani che corre sul mare, Marsala che cuce esperienze tra le saline e Mazara che apre antiche chiese. Da sabato 11 settembre a domenica 26, tre fine settimana. Poi dal 2 al 17 ottobre toccherà a Sciacca e Cefalù, che è al debutto come Erice arroccata sulle rupe, Ragusa e Scicli barocca nel Val di Noro, fino a Palermo, da dove tutto è cominciato, e Catania, scolpita nella lava, che occuperanno l’intero mese, fino al 31 ottobre. Le Vie dei Tesori rinnova sempre la sua funzione aggregatrice: Unicredit ha confermato il suo impegno come main sponsor, ma il festival ha saputo creare sinergie e dialogo, e attivato un progetto che si compie grazie alla collaborazione di centinaia di partner pubblici e privati, tra cui la Regione siciliana, i diciannove Comuni, tre Università, Diocesi, Soprintendenze e musei, il mondo della scuola, i teatri, le associazioni, le cooperative e tutta la filiera turistico-culturale. Senza contare le aziende enogastronomiche che partecipano a un progetto satellite, Terre dei Tesori, e apriranno cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, aziende di coltivazioni di frutti tropicali, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura della Regione siciliana. “Le Vie dei Tesori – dice il presidente della Fondazione, Laura Anello – è da sempre la manifestazione di una comunità che si riprende il suo patrimonio, se ne riappropria, impara a conoscere la propria storia attraverso luoghi ed esperienze, partecipa a una semina partecipata di conoscenza. Siamo convinti che quest’anno possa essere davvero un'occasione di rinascita collettiva. E l'interesse che si moltiplica da parte di tanti Comuni e territori per il progetto ce ne dà conferma”. Sarà un’edizione diversa, la seconda a tempo di Covid: e dunque, tanta attenzione alla sicurezza, dei visitatori come dei tantissimi giovani che, entusiasti, si sono messi in gioco. Di sicuro non c'è parte della Sicilia da cui non arrivi interesse a far parte del circuito, segno di una grande voglia di ripartire nel segno di una bellezza partecipata dalle comunità. Una Sicilia che si scopre a poco a poco, trasformandosi in un unico museo diffuso: otto weekend, sabato e domenica, per ricomporre il puzzle, la voglia di bellezza che ogni anno apre, racconta e mette in rete i siti della Sicilia: insieme – da visitare con un unico coupon digitale – ci sono luoghi di solito inaccessibili e grandi attrattori, siti poco conosciuti o famosi, tutti in un unico circuito con una forte vocazione da storytelling. E tanti tour ed esperienze che da qualche anno solo la vera scoperta del festival: visitare grotte, percorrere cammini religiosi, arrampicarsi sui castelli federiciani, riempirsi gli occhi del verde dei giardini, scoprire piccoli musei di charme, immergersi nel fango terapeutico delle Saline o volare in Piper. Tutte le info, schede, faq, ticket su www.leviedeitesori.com

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