Dall'11 settembre torna l'atteso festival "Le Vie dei Tesori": con oltre 150 luoghi da visitare e scoprire. Saranno 12 le prime città che apriranno le porte. Quattro le new entry: Enna, Caltagirone, Carini e Termini Imerese. E ancora, Monreale e Bagheria, Noto, Trapani, Mazara, Marsala, Messina e Caltanissetta.
Enna ha deciso di aprire le sue torri campanarie da dove sembra di toccare il cielo, i saloni colmi di tesori d’arte della Prefettura; Caltagirone, dove si potrà scegliere tra le mani dei ceramisti e i sontuosi salotti nobiliari, dividendosi tra laboratori, chiese e palazzi. Ci sono le cittadine in provincia di Palermo, ognuna con le sue caratteristiche: Carini, arrampicata sotto il castello, dove ogni chiesa è un merletto, ma mostra anche catacombe paleocristiane; Termini Imerese che è pronta a raccontare il suo percorso di antica capitale commerciale, finora oscurata dalla recente storia industriale. Si uniranno a Monreale che ritorna e a Bagheria che l’anno scorso ha avuto un exploit meraviglioso e quest’anno minaccia di bissare il successo, con i suoi palazzi, le ville nobiliari, le chiese sconosciute, le manifatture artigianali. E ancora, Noto che ha deciso di anticipare a settembre la partecipazione per potersi immergersi nella sua luce dorata che da sola vale un viaggio; Messina che correrà fuori le mura, salirà sulle torri, aprirà collezioni private e universitarie, e condurrà sul lago Ganzirri sulle barche dei cercatori di molluschi; o Caltanissetta dove si cercherà il cuore dolce e amaro dell’isola, di mandorle e di uve, e si aprirà per la prima volta la cripta di san Domenico.
E ancora, la nobile Trapani che corre sul mare, Marsala che cuce esperienze tra le saline e Mazara che apre antiche chiese.
Da sabato 11 settembre a domenica 26, tre fine settimana. Poi dal 2 al 17 ottobre toccherà a Sciacca e Cefalù, che è al debutto come Erice arroccata sulle rupe, Ragusa e Scicli barocca nel Val di Noro, fino a Palermo, da dove tutto è cominciato, e Catania, scolpita nella lava, che occuperanno l’intero mese, fino al 31 ottobre.
Le Vie dei Tesori rinnova sempre la sua funzione aggregatrice: Unicredit ha confermato il suo impegno come main sponsor, ma il festival ha saputo creare sinergie e dialogo, e attivato un progetto che si compie grazie alla collaborazione di centinaia di partner pubblici e privati, tra cui la Regione siciliana, i diciannove Comuni, tre Università, Diocesi, Soprintendenze e musei, il mondo della scuola, i teatri, le associazioni, le cooperative e tutta la filiera turistico-culturale. Senza contare le aziende enogastronomiche che partecipano a un progetto satellite, Terre dei Tesori, e apriranno cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, aziende di coltivazioni di frutti tropicali, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura della Regione siciliana.
“Le Vie dei Tesori – dice il presidente della Fondazione, Laura Anello – è da sempre la manifestazione di una comunità che si riprende il suo patrimonio, se ne riappropria, impara a conoscere la propria storia attraverso luoghi ed esperienze, partecipa a una semina partecipata di conoscenza. Siamo convinti che quest’anno possa essere davvero un'occasione di rinascita collettiva. E l'interesse che si moltiplica da parte di tanti Comuni e territori per il progetto ce ne dà conferma”.
Sarà un’edizione diversa, la seconda a tempo di Covid: e dunque, tanta attenzione alla sicurezza, dei visitatori come dei tantissimi giovani che, entusiasti, si sono messi in gioco. Di sicuro non c'è parte della Sicilia da cui non arrivi interesse a far parte del circuito, segno di una grande voglia di ripartire nel segno di una bellezza partecipata dalle comunità. Una Sicilia che si scopre a poco a poco, trasformandosi in un unico museo diffuso: otto weekend, sabato e domenica, per ricomporre il puzzle, la voglia di bellezza che ogni anno apre, racconta e mette in rete i siti della Sicilia: insieme – da visitare con un unico coupon digitale – ci sono luoghi di solito inaccessibili e grandi attrattori, siti poco conosciuti o famosi, tutti in un unico circuito con una forte vocazione da storytelling. E tanti tour ed esperienze che da qualche anno solo la vera scoperta del festival: visitare grotte, percorrere cammini religiosi, arrampicarsi sui castelli federiciani, riempirsi gli occhi del verde dei giardini, scoprire piccoli musei di charme, immergersi nel fango terapeutico delle Saline o volare in Piper.
Tutte le info, schede, faq, ticket su www.leviedeitesori.com
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