Domenica 05 Maggio 2024

Raffaella Carrà, da "Canzonissima" a "Carramba": tutti i successi della regina della tv

Raffaella Carrà
Raffaella Carrà
Raffaella Carrà e Sergio Japino
Raffaella Carrà durante il photocall della trasmissione televisiva ’A raccontare comincia tu’ nell’ottobre 2019
Renato Zero e Raffaella Carraà
Diego Armando Maradona in lacrime il 28 novembre 1998 accanto a Raffaella Carrà
Raffaella Carrà con Gianni Boncompagni
Nilde Iotti nel salotto di Raffaella Carrà nel 1984
Insieme a Raffaella Carrà nel 1974
Raffaella Carrà e Megan Gale - 2001
Raffaella Carrà e Loretta Goggi
Raffaella Carrà e Loretta Goggi
Raffaella Carrà durante il photocall della trasmissione televisiva ’A raccontare comincia tu’ nell’ottobre 2019
 
Raffaella Carrà con i ballerini, durante le prove di un balletto di Canzonissima, in onda su Rai1, Roma, 26 novembre 1971
La famosa scena del “tuca tuca“, Raffaella Carrà e Alberto Sordi, 1971
Raffaella Carrà a Canzonissima nel 1974
 
Tanti Auguri, la famosa canzone di Raffaella Carrà (1978)
Raffaella Carrà e Corrado a Fantastico 3
Raffaella Carrà e Sergio Japino, 1982
 
Raffaella Carrà e Pippo Baudo
Raffaella Carrà e Mike Bongiorno
Raffaella Carra durante il photocall della trasmissione televisiva ’A raccontare comincia tu’ in onda da domani in prima serata su Rai 3, Roma, 23 ottobre 2019.
Raffaella Carrà, prima edizione di Carramba Che Sorpresa
 
Raffaella Carrà a “The Voice“
Raffaella Carrà alle prese con Roberto Benigni nel corso della famosa ospitata di quest’ultimo a Fantastico 12 (1991).
 
L’album “Che musica maestro“ di Raffaella Carrà

Raffaella Carrà, nome d'arte di Raffaella Maria Roberta Pelloni, morta oggi all'età di 78 anni è stata una showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, radiofonica e autrice televisiva italiana. Definita "La regina della televisione italiana", è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta fino alla sua morte, avvenuta nel 2021. Durante la sua lunga carriera è diventata un'icona della musica e della televisione italiana, riscontrando grandi consensi anche all'estero, soprattutto in Spagna. Nel corso della sua carriera, ha venduto oltre 60 milioni di dischi e durante un'ospitata a Domenica In condotta da Pippo Baudo ha inoltre dichiarato di possedere 22 dischi tra platino e oro. Nell'autunno 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola «l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso». Dopo una carriera cinematografica iniziata negli anni Cinquanta, è con la televisione che arriva il successo che la farà diventare appunto la "regina della tv italiana". Nella stagione 1969-1970 arrivò il successo televisivo, nello spettacolo Io, Agata e tu (con Nino Taranto e Nino Ferrer), in cui Carrà lanciava un nuovo stile di showgirl, scattante e moderna. Nell'autunno dello stesso anno fu al fianco di Corrado in Canzonissima, dove diede scandalo per l'ombelico scoperto mostrato nella sigla d'apertura Ma che musica maestro!, che raggiunse le vette delle classifiche, vendendo 200 000 copie. Gli indici di gradimento e di ascolto toccarono livelli inaspettati, consacrando Raffaella come la nuova stella dello spettacolo italiano. Visti i soddisfacenti esiti dell'anno precedente, la Rai decise di riconfermare la stessa coppia di conduttori anche per la nuova edizione del programma. Infatti nel 1971 fu di nuovo a Canzonissima, dove vide entrare in classifica tre singoli: la sigla Chissà se va, Maga Maghella (destinata al pubblico infantile) e il celebre Tuca tuca, con annesso balletto. Quest'ultimo dalla terza puntata del programma venne censurato dalla Rai per via della coreografia giudicata troppo audace e provocatoria. Solo dopo l'esibizione insieme con Alberto Sordi, il ballo superò le censure e le polemiche iniziali, diventando un autentico fenomeno popolare. È dello stesso anno il primo album pubblicato dalla cantante, Raffaella, pubblicato sull'onda del grande successo di Canzonissima 1970 e di quello personale della vedette. Contiene Ma che musica maestro, sigla del programma. Nello stesso anno pubblicò un altro album di successo, Raffaella Carrà, contenente anche il brano Borriquito, primo successo sul mercato latino. Sull'onda del grande successo della trasmissione, pubblicò l'album Milleluci, composto prevalentemente da cover. Nello stesso anno presentò la sua terza Canzonissima, questa volta condotta in solitaria, dove inoltre duettava con Topo Gigio nel brano dedicato ai bambini Strapazzami di coccole. Nello stesso anno pubblicò l'album Felicità tà tà, contenente oltre al brano omonimo, sigla della sua terza Canzonissima, uno dei suoi maggiori successi, il brano disco-music Rumore. L'album riscosse un ottimo successo in Italia, dove si aggiudicò il disco di platino, e buoni riscontri anche all'estero, aggiudicandosi diversi dischi d'oro. Tra il 1975 e il 1980 si fece conoscere in Spagna, e il successo delle sue canzoni portò TVE a offrirle nel 1976 una monografia, La hora de Raffaella Carrà (puntata della serie La hora de...), grazie alla quale divenne popolare presso il pubblico iberico. In questi anni Raffaella si concentrò maggiormente sulla sua carriera di cantante, ottenendo consensi in tutto il mondo come Spagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Grecia e in particolare nei paesi dell'America Latina, divenendo un vero e proprio fenomeno di esportazione della musica italiana nel mondo. Uno dei successi più clamorosi fu il brano "A far l'amore comincia tu", che riuscì a toccare, nella sua versione inglese, il nono posto della classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, ottenendo diversi dischi d'oro e platino in tutto il mondo. Nel 1976 incise l'album "Forte forte forte", pubblicato in 36 paesi del mondo, aggiudicandosi in Spagna, Regno Unito e Germania vari dischi d'oro, mentre in Italia ben due dischi di platino, rappresentando uno dei lavori discografici di maggior successo della cantante, anche a livello qualitativo. Mentre nel 1977 fu la volta di Fiesta, l'album, dai suoni prettamente eurodisco, che contiene Fiesta, una delle canzoni "simbolo" della soubrette. Nel 1978 rientrò in Italia, dopo numerose tournée all'estero, per presentare il varietà del sabato sera Ma che sera, nel quale presentava, cantava e ballava affiancata da Paolo Panelli, Bice Valori, Alighiero Noschese e Giorgio Bracardi, animatori degli spazi comici del programma. Particolarmente ricordata è la sigla iniziale, Tanti auguri, in cui Raffaella canta un inno all'amore libero e spensierato, con il ritornello divenuto in poco tempo celeberrimo (Come è bello far l'amore da Trieste in giù), il cui video venne girato all'interno del parco a tema dell'Italia in miniatura di Rimini; il brano divenne immediatamente un altro successo internazionale e fu inserito nell'album Raffaella, che riscosse un altro importante successo di pubblico. Il programma però, fu oggetto di controversie e polemiche, perché trasmesso nei difficili e tragici giorni del Sequestro di Aldo Moro. Nel 1979 fu la volta di un altro successo discografico con l'album Applauso, il quale portava le firme, oltre a quelle di Gianni Boncompagni, anche dei giovani debuttanti de Sanctis e Musso. L'album raggiunse il 75º posto tra i più venduti dello stesso anno. Dopo il periodo passato alla Fininvest, dai primi di gennaio del 1990, Raffaella Carrà ritorna in Rai. Il suo nuovo show si intitola Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica... E saranno famosi, programma in onda il venerdì in prima serata e il sabato e la domenica dalle 12:00. Nel giugno del 1990, con Gigi Sabani, è la conduttrice di Cuando Calienta el sol, programma televisivo in due puntate in onda dall’Italia e dalla Spagna. Assieme a Johnny Dorelli, nel 1991, conduce il varietà del sabato sera di Raiuno, Fantastico 12, che ospita Roberto Benigni che simula un amplesso con la conduttrice. Alla fine del 1995 torna su Rai 1 con Carràmba! Che sorpresa. Nel programma, inventato insieme a Sergio Japino e Brando Giordani. Nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti, Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini, presenta la 51^ edizione del Festival di Sanremo. Nel 2004 condusse il programma Sogni, nel quale, rivisitando Carràmba! Che sorpresa, si concentra sulla possibilità di realizzare i sogni degli italiani e nel 2006 Amore, replica di un esperimento riuscito in TVE (Contigo), dedicato alle adozioni a distanza. A febbraio 2013 diventa uno dei coach, insieme a Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante, nel programma The Voice of Italy, talent show musicale di Rai 2, condotto da Fabio Troiano e Carolina Di Domenico. Nella stagione televisiva 2014-2015 tornò su Rai 1 con un nuovo talent-show, chiamato Forte forte forte, che riprendeva il titolo di una delle canzoni più note della stessa Carrà, (anche questa remixata da Bob Sinclar), andato in onda in prima serata ogni venerdì dal 16 gennaio al 13 marzo 2015. Il 30 novembre 2018 è uscito l’album natalizio Ogni volta che è Natale, che rappresentava il grande ritorno discografico dell’artista a distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio (Replay - The Album) e il ritorno sulla scena televisiva dopo due anni di assenza, come ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa e da Carlo Conti a Un Natale d’Oro Zecchino.

leggi l'articolo completo