Domenica 24 Novembre 2024

In un libro l'arte della Boglino, pittrice eclettica che dalla Danimarca decise di vivere in Sicilia

La copertina del volume sulla Boglino
Decapitazione di San Giovanni (bozzetto per trittico) fine anni Venti, tempera su carta, senza firma, 21,3 x 28 cm, Collezione privata, Roma
Madre e figlia, 1932, olio su tela, 74 x 62 cm, Collezione privata, Roma

Un nuovo volume per raccontare la figura di Elisa Maria Boglino, pittrice eclettica, definita una “ribelle libera”, una delle protagoniste più significative della storia dell’arte del Novecento. Edito da Kalós, il volume è un percorso d’arte tra Copenaghen, Palermo e Roma. Un libro scritto da Anna Maria Ruta e che racconta l'artista. Nata a Copenaghen nel 1905, Elisa Maria Maioli - questo il suo vero nome - rivela subito le sue tendenze artistiche, frequenta l’Accademia danese di Belle Arti ed espone nella sua e nelle città vicine. Dal Nord Italia arriva a Palermo nel 1925 per studiare l’arte arabo-normanna e un paio di anni dopo sposa l’avvocato Giovanni Boglino, vicino al gruppo di artisti che la giovane frequenta negli studi della Zisa. Nota per il suo espressionismo nordico che si mescola a quello meridionale, cattura subito l’ottica straniata con cui osserva uomini e cose. Gli anni '30 sono per lei gli anni di maggiore produzione. Espone a Milano, Roma, Berlino e Danimarca. Opere come Lavandaia, Ragazza con bambina e Le alienate sono fra le più rappresentative della sua arte. Elisa Maria Boglino alterna pittura e disegno, soprattutto negli anni della guerra vissuti a Santa Anastasia, nel cuore della Sicilia. Farà spazio anche alla cultura.

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