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"Ostinati", anche la Sicilia nella raccolta di racconti e ricette di osterie resilienti

Ostinati è una raccolta di racconti e ricette di osterie resilienti e sostenibili su tematiche ambientali, culturali, sociali, che insomma prescindono dal difficile periodo dettato dal Covid, ma che, proprio per questo, sono di forte ispirazione per riflessioni sul ruolo dell'oste e su come possa fronteggiare sfide più grandi della propria cucina.

Per Ostinati a rappresentare la Sicilia c'è Nangalarruni di Peppe Carollo a Castelbuono.

Quindici osterie raccontate in un lavoro corale che ha coinvolto 6 autori - giornalisti emergenti del panorama enogastronomico - e 7 fotografi: tra questi il palermitano Salvatore Spatafora che hanno curato Sicilia, Calabria e Campania. Spatafora, inoltre, è uno degli autori della guida ristoranti e pizzerie di Sicilia edita dal Giornale e curata da Slow Food.

Un libro scritto dalla nuova generazione di autori gastronomici: Giorgia Cannarella, Barbara Giglioli, Francesca Mastrovito, Salvatore Spatafora, Tokyo Cervigni, Greta Contardo, e accompagnati dagli scatti  fotografici  di  Marco  Varoli, Andrea Di Lorenzo, Laura Bianchi, Paolo Angelini, Benedetto Tarantino, Francesco Torricelli, Gloria Soverini.

Ostinati indica un destino, una vocazione, ma anche un atteggiamento nei confronti della vita, un voler mantenere viva la tradizione, il proprio borgo, il rapporto con la natura e con il territorio. Ci siamo accorti di storie bellissime che meritavano di essere raccontate. E così dopo La grande cucina di osteria d’Italia eccoci con una monografia nuovamente dedicata agli osti e alla loro cucina. La chiave proposta questa volta è quella della sostenibilità unita alla resilienza, ovvero alla capacità di non arrendersi: dalla cucina all’orto ai materiali scelti per l’osteria, come Mezza Pagnotta a Ruvo di Puglia che fonda la sua cucina sulle erbe spontanee della Murgia, ma anche sociale, quando parliamo di integrazione oppure di realtà che resistono a situazioni difficili, come l’Osteria del Castello di Arquata del Tronto, aperta in un container dopo il terremoto.

Non mancano le ricette che potrete sperimentare a casa vostra portando in tavola tanti pezzetti di Italia.

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