Domenica 22 Dicembre 2024

"Brave ragazze", al cinema commedia action tutta al femminile

Ambra Angiolini
Silvia D’Amico
Il cast
Ilenia Pastorelli
Michela Andreozzi
Serena Rossi

Anni Ottanta, Gaeta. Quattro donne, dalle vite più o meno complicate, decidono di fare una rapina in banca, ma vestite da uomini. L'idea è semplice: chi mai potrebbe pensare a delle donne rapinatrici? Questa, in estrema sintesi, la commedia action tutta femminile 'Brave ragazze' di Michela Andreozzi (Nove lune e mezzo) in sala dal 10 ottobre in 300 copie distribuite da Vision. Nelle vesti delle quattro rapinatrici improvvisate: Anna (Ambra Angiolini), ragazza madre, due figli da mantenere e nessun lavoro stabile; Maria (Serena Rossi), timida devota alla Vergine, vittima di un marito geloso e iper-violento e, infine, Chicca (Ilenia Pastorelli) e Caterina (Silvia D'Amico), sorelle di indole opposta che sognano un futuro migliore. Insieme a loro nel cast Luca Argentero, nel ruolo del commissario Morandi, Stefania Sandrelli, in quello dell'affidabile madre di Ambra Angiolini, e Max Tortora che veste i panni dell'esuberante sacerdote Don Backy. Queste quattro "brave ragazze" decidono di travestirsi da uomini e svaligiare la banca del paese, solo il primo passo di un'avventura dai molti sviluppi. Le rapine diventeranno più d'una, e per alcune di loro arriva anche la prigione. "Tanti anni fa mi venne l'idea leggendo un ritaglio di giornale di un fatto simile accaduto appunto in Francia negli anni Ottanta - spiega Michela Andreozzi - . E così mi sono detta, questa vicenda appartiene al mondo del cinema. C'era la storia, l'urgenza, il tema sociale: c'erano il travestimento e l'azione, la paura e il dubbio, c'erano l'inadeguatezza e la riscossa, la commedia e il dramma , gli abusi e la vendetta, la donna di ieri che è ancora - purtroppo - quella di oggi. Anche se era un film complicato perché in costume e con una parte action". Spiega invece Ambra Angiolini: "Faccio una donna abbastanza indipendente dalle formalità e che si inventa una vita senza rappresentarsela come una fiaba. Anna è insomma un personaggio forte e comunque tutto il film è, forse perché ambientato negli anni Ottanta, nel segno di una gentilezza a cui dovremmo aspirare nel futuro". Luca Argentero, che nel film è un simpatico commissario con i baffi dall'evocativo nome di Gianni Morandi, dice oggi all'incontro stampa a Roma: "Sono davvero felice di far parte di questo progetto che presuppone la voglia di voler raccontare la realtà dal punto di visto femminile. E tutto questo è stato fatto con precisione, senza lasciare nulla al caso".

leggi l'articolo completo