Domenica 22 Dicembre 2024

Roy Paci compie 50 anni: "Porto sempre la Sicilia nel cuore"

Roy Paci è nato ad Augusta in provincia di Siracusa
Il suo vero nome è Rosario Paci
Roy Paci ha cominciato a suonare il pianoforte da piccolissimo, approdando alla tromba all’età di 10 anni
Insieme a Diodato
A partire dal 1990 intraprende diversi viaggi in Sud America, Isole Canarie e Senegal, continuando a formare e sviluppare le sue influenze musicali
Nel 1990 si trasferisce in Sud America dove suona con la Big Band degli Stato Argentina, con gruppi di cumbia uruguayana
Roy Paci
Roy Paci
Roy Paci è stato ospite fisso di Markette di Piero Chiambretti
Roy Paci ha prestato molte delle sue canzoni al cinema

Compie 50 anni Rosario Paci, più conosciuto come Roy Paci. Un artista a tutto tondo, che con la formazione degli Aretuska, ha saputo dar vita a una delle contaminazioni musicali, quella ska/jazz, tra le più vive, interessanti e seguite non solo a livello nazionale. Nato ad Augusta (Siracusa) nel 1969, il primo amore musicale di Rosario è il pianoforte. Ben presto, però, scopre la sua vera vocazione: la tromba. E’ proprio in questo periodo, giovanissimo, che il futuro Roy leader degli Aretuska, prende parte alla banda del suo paese. In tre anni, forte di un talento superiore alla media, diventa la prima tromba del complesso cittadino. Contemporaneamente, comincia a suonare con alcune formazioni di jazz tradizionale, come la «Hot Jazz Orchestra» di Augusta e la «New Royal Big Band» di Catania. Nel giro di pochi anni prende parte a diverse kermesse non solo nazionali, girando le piazze e i festival jazz più importanti.Il 1990 è l’anno della svolta. Poco più che ventenne Roy si trasferisce in Sud America, alla ricerca di una maturità e di una crescita musicale e compositiva che si rivelerà decisiva. Prima si unisce a Big Band degli «Stato Argentina», esibendosi al fianco di Selma Reis. A Montevideo forma il «T-Rio Blanco» con Jorge Accaraz e Angel Varela. Successivamente, fa tappa in Senegal, dove suona con il gruppo di makossa di Papa Matelot Sabow. Al suo ritorno in Italia, riprende l’attività musicale con Stefano Maltese e scopre la musica ska che comincia a contaminare, forte delle sonorità apprese durante il suo apprendistato in giro per il mondo. Come arrangiatore e trombettista, viene conteso in numerosi progetti e dal 1996 è una presenza fissa sulle scene musicali: una carriera costellata di collaborazioni, tra le quali quelle con Vinicio Capossela, Daniele Silvestri, Manu Chao e Mike Patton. In tutto Roy Paci può vantare la partecipazione in più di 400 dischi come musicista, arrangiatore e produttore. Dopo il particolare progetto chiamato «Banda Ionica», in cui con Fabio Barovero dei Mau Mau raccoglie le marce funebri più popolari del Sud Italia, nel 2000 Roy Paci dà vita alla band per cui è più conosciuto: «Roy Paci & Aretuska», una formazione di giovani talenti siciliani, diretta dalla sapiente tromba del siracusano. L’anno dopo, arriva subito il primo disco, dal titolo «Baciamo Le Mani": una miscela di rock'n'steady, ska, soul, funk e sound mediterraneo. E, nel 2002, parte anche il tour della nuova band di Rosario Paci, con più di cento concerti in Europa. Il 2003 è l’anno di «Tuttapposto», secondo disco firmato «Roy Paci & Aretuska». Con loro, come special guest, ci sono anche Tony Scott e Chicco Montefiori. Con la sua band, Roy Paci suona in tutta Europa e si aggiudica anche il «Premio Carosone» al Festivalbar. Nel 2018 Roy Paci partecipa al Festival di Sanremo 2018 con il brano «Adesso», interpretato in coppia con Diodato. Pochi mesi dopo si sposa nella sua terra con la compagna Giovanna Schittino, psicologa e psicoterapeuta palermitana. Da anni Roy Paci è coinvolto in progetti benefici, come ad esempio la campagna di Amnesty International contro la violenza sulle donne, il progetto Emergency per i bambini e la superband dei Rezophonic, che con AMREF si prefigge lo scopo di portare acqua nella regione del Kaijido, in Africa. Ad oggi, sono stati costruiti otto pozzi grazie anche al supporto di Roy. In una recente intervista rilasciata a Panorama, Roy Paci ha fotografato lo stato di salute attuale della musica italiana: «Mi sembra un momento positivo, c'è tanta bella musica. Vedi Colapesce per il cantautorato, Willie Peyote (hanno collaborato per il singolo «Salvagente», ndr) per il conscious-rap e gli Inude per l’elettronica. A dire il vero però c'è anche tanta musica farlocca. Ci sono artisti bravissimi ma anche pseudo musicisti che non sanno nemmeno come è fatto un pentagramma. Mio nonno che lavorava con le vacche sapeva come era fatto l’intestino di una vacca. Devi conoscere la materia con la quale vuoi lavorare: se fai musica devi conoscere la musica!».

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