Di Rai sovranista e polemiche sui conduttori di Rai1 preferisce quasi non parlare. Per l'ad Rai Fabrizio Salini quelli della
prossima stagione sono i palinsesti della verità, dai quali si capirà se il progetto avviato con il piano industriale troverà una prima realizzazione. Per questo la sua attenzione è tutta puntata sulla trasformazione dell'azienda "da broadcaster a produttrice di contenuti per tutte le piattaforme" e sull'implementazione di Rai Play che da novembre ospiterà prodotti
originali per cominciare a distribuirli su tutte le reti.
Con un testimonial d'eccezione. Fiorello, ha annunciato Salini, andrà in onda dal 4 novembre con 18 show live su Rai Play preceduti da "5 access su Rai1", 12 puntate sulla radio e incursioni sulle reti generaliste.
"Il progetto che abbiamo condiviso con Fiorello è unico a livello mondiale", ha sottolineato l'ad. Chiuso dunque l'accordo con lo showman, il prossimo passo sono le altre produzioni made in Rai, che diventeranno una al giorno nel 2020, per alimentare il contenitore on demand che in autunno sarà completamente rinnovato. E' questa la principale novità dell'evento milanese, che ha visto tra i protagonisti la direttrice di Rai1, Teresa De Santis, anche per i presunti screzi con l'ad sul palinsesto della rete definito 'sovranista'.
"Mi sembra che il pluralismo e la ricchezza di opinioni facciano parte di questa Rai", ha tagliato corto l'ad, negando contrasti con l'interlocutrice. "E' facile dare etichette, meno ragionare sui contenuti", ha attaccato quest'ultima, difendendo la scelta di affidare a Lorella Cuccarini (finita nel mirino per le simpatie leghiste) la conduzione de La vita in diretta con Alberto Matano e a Monica Setta quella di Unomattina in famiglia con Tiberio Timperi.
Per Antonella Clerici, invece, un periodo di stop in vista di un progetto in primavera basato sulle Teche Rai.
Per il resto sulla rete ammiraglia Mara Venier mantiene saldamente il timone di Domenica In e trova spazio in prima serata con La porta dei sogni, una delle novità insieme a Una vita da cantare con Enrico Ruggeri e Venti anni che siamo italiani con Vanessa Incontrada e Gigi D'Alessio. Orfana della Champions (anche se è in corso una contesa giuridica), Rai1 può però contare sul patrimonio della fiction, quest'anno arricchito da Rocco Schiavone, strappato a Rai2. Sull'ammiraglia non c'è più Fabio Fazio, che, con lo stipendio decurtato del 10 per cento in linea con la spending review portata avanti dall'ad, approda sulla domenica di Rai2: in onda dal 29 settembre con Che tempo che farà dalle 19.40 e con Che tempo che fa dalle 21. Per lui il direttore di Rai2 Carlo Freccero, che potrebbe continuare a collaborare con la tv pubblica anche alla fine del suo anno di incarico, ha in mente un progetto per il 2020 sullo stile di Anima mia.
Freccero, oltre a rilanciare una serata evento con Renzo Arbore, mette anche insieme quattro big del cinema come Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Alessandro Haber per l'esperimento Maledetti amici miei.
La rete dell'informazione, da Agorà a Cartabianca, fino a Report, Presadiretta e In 1/2 h, resta Rai3. La novità principale è però il ritorno della satira in prima serata il giovedì con la band di Serena Dandini, insieme a uno show affidato a Filippo Timi. Quattro, invece, gli appuntamenti di A raccontare comincia tu con Raffaella Carrà. All'evento milanese, dedicato agli investitori e ospitato quest'anno in un'area della fiera milanese nella quale sono state allestite le scenografie dei programmi Rai, non c'erano Fiorello, Fazio e la Clerici, ma erano presenti molti dei protagonisti delle reti Rai.
Compresa la Cuccarini, che ha respinto le accuse di favoritismi legati alle sue simpatie politiche: "Ma quale sovranismo! Ho 35 anni di carriera alle spalle che parlano per me".
"Dopo 35 anni di carriera credo che questo parli da se: sono una persona indipendente che non ha mai chiesto nulla nella vita e quello che ho fatto l'ho fatto perché ho lavorato sodo e ho incontrato persone che hanno creduto in me".
Così ha risposto questa sera Lorella Cuccarini all'evento di presentazione dei palinsesti Rai a chi le chiedeva se sia dispiaciuta che il suo nome venga legato in qualche modo a una Rai leghista o sovranista. "Per il resto sono una persona che ama dire le cose che pensa come ogni cittadino - ha aggiunto - ma sono molto lontana dalla politica, me lo avevano pure chiesto tantissimi anni fa ma non ne ho mai voluto sapere". Parlando poi del suo arrivo alla conduzione di 'La vita in diretta' ha ammesso: "Era proprio il programma che volevo fare, appena me lo hanno chiesto ho accettato subito".
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia