Tanta grande musica, con brani fra gli altri di Cole Porter, Giovanni D'Anzi, Lelio Luttazzi e, in un dialogo con Pino Strabioli, un viaggio tra ricordi e straordinari aneddoti di famiglia che hanno fra i protagonisti Roberto Rossellini, Montogomery Clift, Charlie Chaplin, Wanda Osiris.
Sono i percorsi di 'Christian racconta Christian de Sica', il nuovo show con cui l'attore debutta il 30 marzo in Sala Santa Cecilia all'Auditorium Parco della Musica di Roma per poi andare in tour.
"Più che uno spettacolo sarà una festa tra amici. Tanto che non entro dal palcoscenico ma dalla platea. La prima cosa che faccio è salutare tutto il pubblico - spiega Christian De Sica -. Una delle cose che mi meraviglia ancora alla mia età è che sono seguito da ragazzi e ragazzini, più giovani dei miei figli. E' una frustata di vitalità incredibile. Credo questo succeda perché ho cercato, nonostante gli anni che passano di rimanere per strada. Gli errori che hanno fatto molti grandi, compreso mio padre, è che una volta raggiunto il successo si sono rinchiusi nelle loro ville, parlando tra di loro. Io invece con i miei
'filmetti di Natale', sono rimasto tra la gente, vado in giro col motorino, cerco di frequentare gente giovane, il mio produttore ha 30 anni. Le mode si respirano nell'aria".
Allo spettacolo ha detto di sì, spiega, perché "mi permette di cantare, una delle cose che mi piace di più fare nella vita". A Roma " e nelle altre tappe in grandi teatri, ho un'orchestra di 50 elementi... mi sembra di stare a Sanremo. Mentre nei teatri più piccoli andremo con formazioni musicali più piccole, da 6 e 12
elementi". Sarà "un concerto anomalo, il racconto che fa un uomo della mia età, figlio di un uomo importante ma soprattutto figlio di un uomo di un'altra generazione. Una cosa che mi ha dato modo di conoscere personaggi straordinari. Ad esempio Charlie Chaplin, che una volta all'Hotel Flora, mentre spettavamo papà mi intrattenne facendo giochi con la bombetta. Un'altra volta ho fatto la pupù sul vasino con accanto Montgomery Clift, che si era seduto per scherzo sul vasino di mio fratello. Ho conosciuto anche Wanda Osiris, oramai molto anziana. In scena non si ricordava il mio nome e mi presentava come 'il figlio del commendatore'".
Ad accompagnare nel dialogo l'attore c'è il 'cerimoniere' Pino Strabioli: "Si parla anche di Vittorio de Sica, che viene raccontato con grande tenerezza, gioia, e festa". E viene ricordato anche "mio fratello Manuel - aggiunge Christian- un bravissimo musicista, che è stato anche candidato all'Oscar e ha
avuto le sue canzoni incise da interpreti come Ella Fitzgerald a Tony Bennett. Ha sentito un pochino di più il peso del nome di mio padre rispetto a me. Io se avessi provato a fare Ladri di biciclette sarei stato un fallito, invece me ne sono andato con Gianni Agus a fare il varietà. La mia forza è stata quella".
Dopo il tour teatrale (con tappe a Bologna, Assisi, Milano, Torino, Bari, Ancona, Frosinone, Venezia) l'attore tornerà al cinema: "Sto scrivendo con Nicola Guaglianone e altri due sceneggiatori un film intitolato 'S.O.S Fantasmi a Napoli', dove Carlo Buccirosso, Gianmarco Tognazzi ed io, lavoriamo in un'agenzia che va a caccia di fantasmi. Dovrebbe dirigerlo mio figlio Brando, sarà una horror comedy, inizieremo a girare a maggio, speriamo di uscire a ottobre, per Halloween".
Dopo "girerò un film con Fausto Brizzi che avrà un grande cast, da Claudia Gerini a Vincenzo Salemme. Sarà la storia della reunion di un gruppo musicale tipo Ricchi e Poveri, che va a compiere un furto in Russia". L'esclusione dalle candidature ai David dei film più popolari la commenta con una battuta:
"A parte il film di Muccino (A casa tutti bene), nelle cinquine ci sono tanti film che nessuno ha visto". Con i cinepanettoni ha raccontato gli italiani, come vede l'Italia di oggi?
"Stiamo aspettando che questo Paese rinasca e ce lo auguriamo. Noi italiani siamo geniali, un popolo di improvvisatori, ce la faremo... ma non sarà facile".
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