Qualcosa si muove sul fronte di un cinema italiano capace di riprendersi il suo posto anche agli occhi di un pubblico distratto e "drogato" solo dai successi preannunciati del box office internazionale. Sono piccoli segnali e non tutti verranno colti dal pubblico del weekend ma il panorama delle 10 pellicole in uscita è confortante. A cominciare dai titoli già in cartellone come serate-evento tra cui spiccano il bel documentario di Giovanni Troilo LE NINFEE DI MONET dedicato all'universo creativo e personale del grande pittore impressionista e il viaggio nella politica vista dal basso IL SINDACO - ITALIAN POLITICS firmato da Davide Parenti e Claudio Canepari sulle tracce dell'ingenuo outsider Ismaele, arrivato a sorpresa quarto nella corsa alla poltrona di primo cittadino di Palermo lo scorso anno. Altri in uscita domani: - UN GIORNO ALL'IMPROVVISO di Ciro D'Emilio con Giampiero De Concilio, Anna Foglietta, Fabio De Caro. La rabbiosa ricerca di un posto al sole da parte del diciassettenne Antonio, cresciuto all'ombra di una madre amatissima quanto problematica e in una terra altrettanto difficile e amata come la Campania. Ma Antonio sogna di diventare calciatore professionista e aspetta sempre che il padre, che lo ha abbandonato alla nascita, un giorno ritorni tra i migliori esordi dell'anno. - SE SON ROSE di e con Leonardo Pieraccioni e con Elena Cucci, Michaela Andreozzi, Caterina Murino, Claudia Pandolfi, Antonia Truppo. Si chiama Leonardo Giustini la nuova maschera del Pieraccioni regista e ha i tratti, comici ma a volte malinconici, di un quarantenne giornalista alle prese con una vita da eterno Peter Pan. Peccato che sua figlia gli guasti la festa mandando un sms a tutte le sue ex in cui l'ignaro Leonardo si dichiara cambiato e pronto a una relazione sentimentale a adulto. Molte gli rispondono e per lui comincia un viaggio obbligato alla ricerca della sincerità. Una bella sorpresa. - BOHEMIAN RHAPSODY di Dexter Fletcher e Bryan Singer con Rami Malek e Mike Myers. Una lavorazione travagliata (Singer se ne è andato a metà riprese), un mito difficile da raccontare (la leggendaria ascesa dei Queen e del loro leader Freddie Mercury), un'epopea del rock che riscalda ancora i cuori di tanti. Dagli esordi difficili all'indimenticabile concerto finale in cui Mercury diede il meglio di sé poco prima di morire. Tanta musica, ormai immortale. - TRE VOLTI di e con Jafar Panahi e con Behnaz Jafari. Costretto dalle autorità del suo paese al silenzio, Panahi scivola con leggerezza tra le maglie della censura iraniana filmando un fatto vero: la grande attrice Behmaz Jafari si rivolge a lui per aiutare una ragazzina delle montagne oppressa dalle regole oscurantiste della sua famiglia e comunità. Chiede aiuto ma sta lontana e isolata. I due allora si mettono in viaggio per incontrarla e, nell'attraversare l'Iran di oggi lo raccontano con gli occhi e le emozioni. Un vero gioiello che ci riporta alle radici del neorealismo. - RIDE di Valerio Mastandrea con Chiara Martegiani, Renato Carpentieri, Stefano Dionisi, Milena Vukotic, Silvia Gallerano. Sono passati solo sette giorni dalla morte sul cantiere di Mauro Secondari, operaio. Tutta la cittadina si stringe intorno al ricordo di questa morte ingiusta e aspetta la vedova per il funerale. Ma da giorni la sua compagna Carolina, una vita di fatica e un figlio di 10 anni da crescere ormai da sola, rimane chiusa in un universo muto, incapace di tradire emozione, di piangere, di affrontare il lutto. Al suo esordio da regista, Mastandrea si conferma protagonista sensibile alla vita vera e interprete di un cinema che fa pensare. Successo al Festival di Torino. - ISABELLE di Mirko Locatelli con Ariane Ascaride, Samuele Vessio e Robinson Stévenin. E' sempre ingiusto parlare di un film italiano per lodarlo come "non italiano". Ma certamente questa storia di amore materno, reso difficile dall'irrompere nella vita di Isabelle (astronoma e donna sola che come ogni estate riceve la visita del figlio ormai lontano) del giovane Davide che ha bisogno di lei, ha una sensibilità e una verità difficili da rintracciare nella nostra tradizione. Forse l'ambientazione, tra i vigneti e le solarità segrete della campagna triestina, forse il contributo di due attori francesi (madre e figlio) fanno pensare più al cinema di Robert Guédiguian che alle nostre tradizioni. Di sicuro una gran bella sorpresa. - IL GRINCH di Peter Candeland, Yarrow Cheney e Matthew O'Callaghan. Cartoon ormai di atmosfera natalizia ma ispirato a una delle figure più popolari tra i bambini americani da quando questo mostro "ruba natale" è stato ideato 61 anni da Theodore Geisel alias "Dr. Seuss". Il Grinch è lo spiritello cattivo del Natale che, nel paese di Chinonso, ama travestirsi da Santa Claus per fare scherzi malefici e rubare doni. In realtà non sarebbe cattivo di suo e il film racconta le origini del suo cuore inaridito. Già protagonista più volte sullo schermo (memorabile la versione di Ron Howard), il Grinch questa volta è tutto disegnato, da noi parla con la voce di Alessandro Gassman e promette divertimento a tutta la famiglia. - OVUNQUE PROTEGGIMI di Bonifacio Angius con Alessandro Gazale e Francesca Niedda. Altro esordio da tenere d'occhio che i produttori di Ascent Film portano in sala con coraggio da veri indipendenti. Alessandro fa il cantante, ha 50 anni portati bene o male a seconda delle ore del giorno (e della notte), indossa sempre la sua camicia portafortuna ai concerti, tira la vita coi denti tra i paesini della Sardegna. In un ospedale incontra casualmente l'amore con gli occhi ingenui di Francesca e del piccolo Antonio che la ragazza vuole riprendersi in una fuga rocambolesca verso il continente. Improvvisamente costretto a un improbabile ruolo di padre adottivo e di compagno d'avventura, Alessandro ritroverà se stesso, forse non troppo tardi.