Domenica 22 Dicembre 2024

"Caccia al tesoro", Christiane Filangieri e Serena Rossi alla corte di Vincenzo Salemme

Christiane Filangieri

ROMA. 'Caccia al tesoro', in sala con Medusa da domani in 350 copie, è un inedito omaggio a Napoli della premiata ditta Vanzina che raccoglie un po' l'eredità di Operazione San Gennaro e mette in scena, tra Napoli, Torino e Cannes, una vicenda da banda del buco con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Christiane Filangieri, Serena Rossi e la partecipazione di Max Tortora. Questa la storia. Domenico Greco (Salemme) è un attore teatrale di serie B e così vive a sbafo in casa della cognata Rosetta (Rossi), vedova di suo fratello. Ora il figlio di nove anni di Rosetta è malato di cuore e, per salvarlo, occorre una costosa operazione (160 mila euro). Come fare? I due vanno a pregare San Gennaro e chiedono un miracolo. E una voce, che sembra uscire dalla statua del santo, dà loro il via libera e li autorizza a prendere uno dei gioielli della sua mitra custodita nel Tesoro. Ma in chiesa c'è anche Ferdinando (Buccirosso) a chiedere una grazia e, avendo ascoltato tutto, obbliga Domenico e Rosetta a prenderlo come socio nell’operazione Tesoro di San Gennaro. Ma non finisce qui: a loro si uniranno, per puro caso, anche due altri ladri romani, Cesare (Tortora) e Claudia (Filangieri). La banda ora così è formata da quattro persone, alle quali si aggiunge il figlio di Ferdinando (Gennarino Guazzo), ragazzino di undici anni. Per tutti loro una lunga avventura da Napoli a Torino fino a Cannes, piena di colpi di scena, battute e citazioni del film di Dino Risi del 1966 con Totò e Nino Manfredi. «Le citazioni sono in parte inconsce - dicono oggi a Roma i Vanzina -, ma quello che veramente volevamo fare con questa 'favola realistà era raccontare Napoli al di là dei soliti stereotipi come la camorra, la droga e la disperazione. Certo Napoli è, ancora oggi, furbizia e disperazione, ma è anche una città con il cuore che nessuno fa più vedere». E ancora i Vanzina sulla scelta dei due protagonisti: «Abbiamo pensato subito a Salemme e Buccirosso. Sono dei fuoriclasse, un po' i Toto e Peppino di oggi». Nel film anche più volte citato come 'o traditore' Gonzalo Higuaín, ex calciatore del Napoli approdato poi alla Juventus: «Speriamo non si arrabbi, ma abbiamo espresso solo il sentimento che c'è verso di lui a Napoli, ma anche De Laurentiis ci ha riso su». In coda all’incontro stampa di stamani commenti sulla vicenda delle molestie attribuite a Fausto Brizzi. Dice Enrico Vanzina: "Non sono moralista e non amo giudicare, ma più che a Brizzi penso al caso Spacey che, al di là di tutto, resta un grandissimo attore. Questo vale anche per Fausto, ma cancellare i nomi resta per me una cosa nazista». Per Buccirosso «oggi tutto il mondo dello spettacolo viene incriminato, lo trovo ingiusto. Alla fine tutto si dileguerà, allora perché montarlo tanto?». Infine, Max Tortora: «Noi cittadini del mondo saremo tutti più tranquilli il giorno in cui i processi si faranno in tribunale e non in televisione».

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