Lunedì 06 Maggio 2024

"Le vie dei tesori" in Sicilia: dopo Palermo, tour anche ad Agrigento, Messina, Siracusa, Caltanissetta

Palermo - Palazzo Zingone Trabia
Palermo - Villino Florio
Palermo - Casina Cinese
Palermo - Palazzo delle Poste
Agrigento - Ex Collegio Filippini
Agrigento - Museo Diocesano
Agrigento - Basilica dell’Immacolata
Agrigento - Cattedrale Torre Campanaria
Agrigento - Chiesa di Santa Maria dei Greci
Agrigento - Chiesa San Nicola
Caltanissetta - Cupola della Cattedrale Santa Maria La Nova
Caltanissetta - Museo Mineralogico
Caltanissetta - Sant’Agata
Caltanissetta - Biblioteca comunale Scarabelli
Caltanissetta - Cattedrale Santa Maria La Nova
Caltanissetta - Chiesa di San Sebastiano
Messina - Santuario Montalto
Messina - Vecchie carceri di Rocca Guelfonia
Messina - Villa Pasquale
Messina - Chiesa di santa Maria della Valle Badiazza
Messina - Forte San Salvatore
Messina - Sacrario Cristo
Siracusa - Chiesa San Filippo apostolo
Siracusa - Chiesa San Giovannello
Siracusa - Teatro comunale
Il carcere di Siracusa
Siracusa - Chiesa San Filippo Apostolo
Siracusa - Chiesa San Filippo Apostolo

PALERMO. Duecento tesori di interesse artistico, scientifico, storico, naturalistico, molti dei quali inediti, aprono alle visite guidate in Sicilia grazie al Festival “Le Vie dei Tesori”, che da Palermo – Capitale italiana della Cultura 2018 – si allarga quest’anno ad altre quattro città siciliane. Nei weekend del 15-17 e del 22-24 settembre il progetto sbarca ad Agrigento (19 luoghi) svelando luoghi di solito non visitabili della Valle dei Templi e presentando tesori inediti come gli ipogei che corrono sotto il centro storico della città; a Caltanissetta, cuore dell’Isola, con le sue abbazie, le sue dimore storiche, i suoi musei nascosti (14 luoghi); a Messina con i luoghi sopravvissuti al terremoto del 1908, le ville nobiliari e i forti a difesa della città (28 luoghi); e a Siracusa (29 luoghi), tra i vicoli bianchi di Ortigia, alla ricerca di memorie ebraiche, biblioteche, cortili e un carcere borbonico chiuso da vent’anni. E per il prossimo anno, si annuncia un’edizione ancora più importante con altre città siciliane e tre siti nazionali, da Nord a Sud. Nei cinque fine settimana compresi tra il 29 settembre e il 29 ottobre, il Festival vivrà la sua undicesima edizione a Palermo, con 120 luoghi aperti alle visite (anche per non udenti e non vedenti), un Festival Kids dedicato ai bambini; oltre 110 tour urbani guidati da storici, botanici, urbanisti, accademici; un “Itinerario contemporaneo” che aprirà contestualmente gallerie private e atelier d’artista; una serie di concerti in luoghi non convenzionali, in collaborazione con “Piano City”, progetto pilota del festival che per la prima volta esce dai confini milanesi; un percorso dedicato al cinema con visite sui luoghi della città che sono stati set, dal “Gattopardo” a Ciprì e Maresco; e ancora, incontri e spettacoli teatrali. Il Festival, insignito anche quest’anno della medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica, l’anno scorso ha chiuso con 215 mila visite in 15 giorni, poco meno del Colosseo, il luogo più frequentato d’Italia. Oggi la presentazione alla stampa, al Ministero dei Beni culturali a Roma, con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano; l’assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana, Carlo Vermiglio; Poste italiane, main partner del progetto; l’amministratore delegato di Viaggi dell’Elefante, Enrico Ducrot; il presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori, Laura Anello; il presidente dell’associazione Amici dei Musei siciliani, Bernardo Tortorici; amministratori, sovrintendenti, responsabili dei luoghi delle città coinvolte. “Da piccola manifestazione locale, Le Vie dei Tesori è divenuta negli anni un vero e proprio evento culturale di dimensione nazionale – sottolinea il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. Un evento che collega luoghi fisici, epoche storiche e soprattutto culture diverse. Evento che è divenuto uno fra i principali momenti del calendario culturale di Palermo e ora dell’intera Sicilia, accogliendo decine di migliaia di visitatori e turisti, divenendo esso stesso motivo e stimolo per migliaia di cittadini a riscoprire le proprie città e i propri territori. Tutto questo è possibile grazie ad un infaticabile gruppo di appassionati e innamorati di Palermo e della Sicilia, della cultura e del bello che hanno costruito un’importante sinergia con le istituzioni pubbliche e private realizzando un risultato di cui tutti siamo allo stesso tempo grati e orgogliosi”.

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