LAS VEGAS. All'indomani dalla notizia della sua scomparsa, la Casa Bianca ricorda Jerry Lewis come un uomo che "ci ha fatto ridere per oltre mezzo secolo", ma che soprattutto "ha cambiato
la vita di milioni di persone con il suo impegno benefico".
Oltre che per i suoi film e i suoi lavori televisivi, l'attore ha infatti legato la sua immagine ad un Telethon annuale per raccogliere fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare. In una nota diffusa nella notte, l'addetta stampa della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders ha affermato che Lewis "ha vissuto il sogno americano" e "ha veramente amato questo Paese, che lo ha riamato".
"Il nostro pensiero è ora con la sua famiglia - ha aggiunto - ora che ricordiamo la vita straordinaria di uno dei nostri più grandi artisti e benefattori".
Nato a Newark, nel New Jersey, il 16 marzo del 1926, trascorse la sua infanzia in giro per i teatri di provincia con i genitori. Esordì sul palco nel 1931 come componente di un coro.
Si fece notare durante la sua permanenza in un collegio a Irvington. , per le imitazioni dei compagni e degli insegnanti. Tuttavia, la sua non fu una carriera scolastica fortunata dato che fu espulso dal collegio per aver picchiato un insegnante che parlava male degli ebrei.
Da quel momento, iniziò a svolgere diversi lavori occasionali: commesso, magazziniere in una fabbrica di cappelli, fattorino in un albergo, maschera in un cinema-teatro di Brooklyn.
Durante gli intervalli degli spettacoli provò a mettere in scena brevi sketch in cui imitava in playback le movenze di cantanti famosi.
Esentato dal servizio militare per la perforazione di un timpano a seguito di un'otite, debuttò nella sua prima tournée nel 1944 toccando varie città degli Stati Uniti e del Canada.
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