FIRENZE. Si intitola 'Patty Pravo. Metamorfosi di una diva', la mostra inaugurata in Consiglio regionale della Toscana alla presenza della cantante. L'esposizione, fino al 12 luglio, contiene una galleria di quadri e sculture di artisti toscani e veneti che hanno come protagonista l’ex 'ragazza del Piper'. Curata da Riccardo Benelli, in collaborazione con Simone Folco e Emanuele Bardazzi, l'esposizione rappresenta un omaggio artistico che celebra 50 anni di carriera della cantante. Prima dell’inaugurazione Patty Pravo ha incontrato i fan al Cinema Teatro della Compagnia, dove sono intervenuti anche il presidente del Consiglio toscano Eugenio Giani e il consigliere Paolo Bambagioni. Sul palco Pravo ha ricordato, tra l’altro, di essere stata la «prima artista italiana ad esibirsi in Cina» e raccontato il suo rapporto con Firenze, «una città che amo tantissimo, che a Palazzo Pitti ospita alcuni miei abiti, e dove ho avuto una casa, alla Romola». Poi l’apprezzamento per la mostra, «un ulteriore segno di amore da parte dei miei fans». Ai giornalisti che chiedevano il segreto del suo successo Pravo ha detto: «Sono veneziana, ho avuto dei maestri splendidi e poi sono una donna libera, cosa che non è facile anche se per me è stato semplicissimo, perché è la mia natura. Auguro a tutti di essere donne e uomini liberi, di avere un pensiero libero e fare ciò che si sente». In mostra dipinti, accessori e alcuni abiti di Gianni Versace, Romeo Gigli, indossati da Patty Pravo in occasione di varie edizioni di Sanremo e dedicati ad alcune sue canzoni. E poi opere di pittura, scultura, e incisioni tra i quali un autoritratto inedito dell’artista Nano Campeggi del 2000; o «La viaggiatrice di Bisanzio» di Luigi di Giammarino del 2017, e "Per una bambola" di Tiziana Faccendi. In esposizione anche un Ritratto di Tano Festa ('73), un cappello in paglia di Signa realizzato da Carla Scheggi, e altri accessori indossati dalla diva. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha salutato «il cuore grande e il grande talento di Nicoletta, a disposizione della comunità con lo sguardo del bello e della solidarietà».