Domenica 17 Novembre 2024

Film e documentari made in Sicily: fondi per un milione e mezzo

Happy winter, di Giovanni Totaro, ex allievo del centro siciliano sperimentale di cinematografia
Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, autori del lungometraggio Sicilian Ghost Story
Beppe Fiorello in una scena della fiction «I fantasmi di Portopalo» andata già in onda sulla Rai e cofinanziatadalla Regione
Donatella Finocchiaro è la protagonista de «Il provino», film già in lavorazione sui paradossi del mestiere dell’attore
Drive mehome, un’ altra produzione sovvenzionata con fondi pubblici
Il backstage di Sicilian Ghost Story, girato nel Parco dei Nebrodi

PALERMO. Registi noti e altri esordienti, storie che partono dalla Sicilia ma capaci di rivolgersi a un pubblico internazionale, apertura a produzioni straniere. Sono questi alcuni punti che si intercettano scorrendo la graduatoria dei progetti di lungometraggi, serie tv e documentari ammessi al finanziamento regionale, in seguito al bando pubblicato nel 2016. Sono 28, su 95 istanze pervenute, le produzioni cofinanziate dall’Assessorato regionale al Turismo, attraverso la Sicilia Film Commission: 17 documentari e 11 lungometraggi a soggetto, per un importo complessivo di 1.520 mila. Denaro pubblico ben speso perché si moltiplica, e non per uno di quei trucchi di cui è capace quell’ «inganno» che è il cinema: «La spesa totale che verrà generata sul territorio siciliano dalle produzioni cofinanziate – spiega l’assessore Anthony Barbagallo - ammonta a oltre 8 milioni di euro, cioè cinque volte quanto abbiamo investito. Inoltre l’investimento, per una clausola contrattuale, deve rimanere sul territorio a beneficio di 631 professionisti siciliani e di tutta una serie di servizi fondamentali per le produzioni». Mettere in campo azioni e misure per incentivare l’audiovisivo non è più un fatto episodico ma ha scadenze precise e una nuova regolarità. «Inoltre per la prima volta – spiega il direttore della Sicilia Film Commission, Alessandro Rais - abbiamo aperto la partecipazione al bando alle case di produzione straniere: le tre ammesse in graduatoria, che gireranno in Sicilia, sono vincolate a stipulare un accordo di coproduzione o di produzione esecutiva con imprese italiane». Il primo della lista nella sezione lungometraggi è «Sicilian Ghost Story», opera seconda dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, vincitori con «Salvo» della Settimana della Critica di Cannes nel 2013: «È il primo lungometraggio interamente girato nel Parco dei Nebrodi, la sceneggiatura è già stata premiata al Sundance Festival». Fra le altre opere cofinanziate anche i nuovi film di Pasquale Scimeca, «Balon», e del regista veneziano Andrea Segre, «40%», sguardi personali e differenti sul medesimo fenomeno, quello delle migrazioni. C’è anche Aurelio Grimaldi con «Il presidente bianco rosso sangue», un ritratto di Piersanti Mattarella. In classifica anche l’esordio nel lungometraggio del catanese Edoardo Morabito, montatore di «Liberami», il pluripremiato film di Federica Di Giacomo: «Il provino» è una riflessione paradossale sul mestiere d’attore, tra gli interpreti Donatella Finocchiaro. Non manca l’horror, quello di «Cruel Peter» di Christian Bisceglia, ambientato all’interno del cimitero monumentale di Messina. Unica serie televisiva inclusa, «I fantasmi di Portopalo», già passata su Rai Uno con successo e interpretata da Beppe Fiorello. «Grande attenzione abbiamo dedicato – continua Rais - ai documentari, molti dei quali hanno ottenuto delle importanti coproduzioni internazionali». Eccone qualcuno: «Still Life» è un’originale produzione tedesco- italiana firmata da Davide Gambino, ex allievo della Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, come Giovanni Totaro, a sua volta presente con «Buon Inverno/Happy Winter». «Il sostegno della Regione – continua Rais - accompagna l’esordio alla regia dell’attrice catanese Tea Falco che con il documentario «Ceci n’est pas un cannolo», dal titolo allusivamente magrittiano, propone una lettura personale e surreale della sicilianità. Tra le opere sostenute, anche quella di un maestro del teatro come Peter Stein che con «Viaggio in Sicilia» replicherà nella medesima stagione e con le medesime modalità ma con sguardo contemporaneo, il viaggio di Wolfgang Goethe. Fra gli altri documentari anche «A prescindere… Antonio De Curtis», del palermitano Gaetano Di Lorenzo, sull’ultima tournée teatrale di Totò, e tre lavori sul tema dell’emigrazione: Salvo Cuccia con «La spartenza», Alessia Scalzo con «Minciucci» e Nella Condorelli con «La storia vergognosa». In attesa che le produzioni «invadano» la Sicilia, il 13 marzo a Catania, al Monastero dei Benedettini di San Nicolò (10.30), è in programma l’Info Day Creative Europe Media, durante il quale saranno esaminati i vari bandi previsti all’interno del programma di finanziamento europeo per il cinema.

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