ROMA. Ci sono anche tre registi palermitani in corsa ai David di Donatello 2017.
Sette candidature per IN GUERRA PER AMORE, seconda prova di Pif, ma tutte in categorie tecniche.
In corsa anche MAGIC ISLAND del regista palermitano Marco Amenta, un documentario alla ricerca delle radici da New York alla Sicilia, e LE CONFESSIONI del regista anche lui palermitano Roberto Andò.
FIORE del regista del 'cinema del reale' come Claudio Giovannesi, si aggiudica sei candidature di rilievo tra le quali, quella di miglior film, regia, sceneggiatura originale, attore non protagonista (Mastandrea) e attrice protagonista (Daphne Scoccia).
È 'testa a testa' anche tra il cupo e problematico INDIVISIBILI del regista napoletano Edoardo De Angelis, classe 1978, e la follia, che diventa amicizia e fuga al femminile, de LA PAZZA GIOIA di Paolo Virzì, classe 1964.
Per loro ben 17 candidature (comprese ovviamente le più importanti come film e regia) e, soprattutto, per questi due film al femminile, candidate le due coppie protagoniste, Angela e Marianna Fontana, nel film di De Angelis, e Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti in quello di Virzì.
A una incollatura segue l'adrenalinico VELOCE COME IL VENTO di Matteo Rovere, che corre sia nella categoria miglior film e regia che in quella di miglior attore, con Stefano Accorsi (fortemente favorito) e miglior attrice, la bravissima Matilde De Angelis.
Tra gli altri film favoriti nelle cinquine di questa 61esima edizione dei David di Donatello, rese note stamani alla Casa del cinema di Roma dall'Accademia del Cinema David di Donatello 2017 da Francesco Castelnuovo e Gianni Canova in diretta su Sky Cinema Uno HD, Sky TG24, in chiaro su TV8 (tasto 8 del telecomando) e in streaming, anche FAI BEI SOGNI di Marco Bellocchio che si porta a casa dieci candidature (tra cui film, regia e quella andata a Valerio Mastandrea come miglior attore che corre anche nella categoria non protagonista con FIORE di Claudio Giovannesi).
L'eterogeneo gruppo di naufraghi sbarcati all'Asinara de LA STOFFA DEI SOGNI di Gianfranco Cabiddu, manca invece le categorie principali (film e regia), ma ottiene ben nove nomination tra cui quella andata a Sergio Rubini (miglior attore) e a Ennio Fantastichini (attore non protagonista).
In questa edizione dei David, la prima senza lo storico presidente dell'Accademia del cinema Gian Luigi Rondi, nasce anche una nuova categoria, quella di miglior sceneggiatura adattata.
A correre saranno quest'anno: ERA D'ESTATE, FAI BEI SOGNI, LA STOFFA DEI SOGNI, NAPLES '44, PERICLE IL NERO e UN PAESE QUASI PERFETTO.
La premiazione della 61esima edizione dei David di Donatello si svolgerà il 27 marzo 2017 agli Studi De Paolis di Via Tiburtina a Roma con la conduzione di Alessandro Cattelan e verrà trasmessa in diretta sui canali Sky Cinema, Sky Uno e TV8.
In occasione dei David di Donatello Sky Cinema dedica un intero canale ai film premiati con la statuetta: dal 20 al 31 marzo, Sky Cinema Hits (canale 304) si trasforma in Sky Cinema David di Donatello, tutto in alta definizione e con i migliori titoli disponibili anche su Sky On Demand.
Il canale ospiterà oltre 60 titoli premiati nelle precedenti edizioni, fra i quali 8 dei vincitori 2016: si parte lunedì 20 marzo con la prima visione del film rivelazione del 2016, vincitore di 7 David di Donatello) LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di Gabriele Mainetti.
Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming Sky, ha sottolineato come i premi David siano un volano per il cinema:
«Lo scorso anno i dati registrati al box office dai film vincitori ritornati in salahanno registrato quasi tre milioni di incassi aggiuntivi con questa seconda uscita».
Mentre, sempre stamani in conferenza stampa, Giuliano Montaldo che ha raccolto il testimone di Rondi ad interim, spiega con la sua solita ironia, perchè questa sua carica non sia stata confermata in via definitiva:
«Il fatto è che guardo spesso la mia carta d'identità, forse sarebbe meglio uno più giovane».
E da lui anche un appello per il cinema:
«La vera battaglia oggi è un altra. Bisogna finirla di tirar giù le serrande delle sale, abbiamo troppi supermercati e pochi cinema».
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