ROMA. Dal 25 gennaio, ogni mercoledì, con 12 appuntamenti in prima serata, su Premium Crime, parte la seconda parte della seconda stagione di Blindspot, la serie crime che ha per protagonista Jaimie Alexander. L'attrice interpreta Jane Doe, giovane donna ritrovata all'inizio della storia completamente nuda e totalmente priva di memoria in una sacca abbandonata a Times Square, a New York. Fra spie, cospirazioni, talpe, tradimenti e piani segreti, Jane, che via via ha scoperto di avere straordinarie abilità (come la conoscenza di molte lingue) e grandi capacità nel combattimento, insieme all'agente dell'Fbi Kurt Weller (Sullivan Stapleton) continua a ricostruire il proprio passato. Il modo per farlo è cercare di svelare l'enigma rappresentato dal corpo della donna, ricoperto da oltre 200 tatuaggi, ognuno dei quali nasconde un segreto. «La seconda stagione vede Jane prendere il controllo, il che è meraviglioso - spiega Jaimie Alexander - All'inizio lei cercava sempre aiuto negli altri. Era tutto un: 'Aiutatemi! Non so chi sonò. E ora invece: 'Sai cosa? Mi aiuterò da me. Riuscirò a gestirmela». Crime offre la seconda parte della seconda stagione proponendo ogni settimana un episodio doppiato e, a seguire, una puntata inedita in lingua originale con sottotitoli in italiano. Classe 1984, Jaimie Alexander, alterna da inizio carriera cinema e televisione: ha recitato fra gli altri il ruolo di Lady Sif nei film su Thor (sarà anche nel prossimo, Thor: Ragnarok), e in serie come Nurse Jackie, Kyle XY e Agents of S.H.I.E.L.D. Il suo personaggio in Blindspot è avvolto dal mistero: «Per natura lei è una brava persona che vuole solo aiutare le persone e vuole solo la sua vita indietro. Non vuole essere più usata. È un'avventura fantastica». L'aver iniziato a prendere il controllo della propria vita, nella seconda stagione «è uno sviluppo davvero fantastico da interpretare. Andremo ad esplorare i rapporti tra tutti i personaggi, i giri di volta del tradimento e dell'odio e della rabbia e della tristezza, dell'amore». Uno tra gli aspetti più apprezzati dai fans è il legame tra Jane e Weller, stravolto dal 'tradimentò di lei nei confronti dell'Fbi alla fine della prima stagione: «Questi due, Jane e Weller, chiaramente si amano, ma quando succede una cosa del genere serve del tempo per passarci su - commenta-. Ci vuole tempo e ce ne accorgiamo durante le puntate di questa stagione. Da attrice, è davvero divertente recitare in questo turbinio di emozioni. È un pò estenuante, ma mi piace». Anche per questa nuova stagione Jaimie ha dovuto affrontare molte scene d'azione: «Ora imparo come combattere molto più velocemente - dice -. Sono in grado di fare cose che fisicamente non riuscivo a fare nella prima stagione, è emozionante ed impressionante». Per lei il segreto del successo di Blindspot è avere «molti ingredienti per tutti i tipi di pubblico. Nel periodo di Natale ho conosciuto delle bambine di otto anni che sono venute da me con una maschera di Jane sul volto - racconta-. La serie attrae un pubblico eterogeneo perchè tratta di veri sentimenti e c'è anche azione, ma tutta l'azione ha un senso. Non si salta in aria nè si feriscono delle persone per divertimento: è sempre struggente, all'interno della trama. E questa è una decisione molto intelligente: è un mistero, un puzzle, e alla gente piace perchè adorano scoprire le cose».