Lunedì 23 Dicembre 2024

Ennio Morricone, Laura Pausini e Andrea Bocelli in corsa ai Grammy

Andrea Bocelli
Beyoncè
Ennio Morricone
Italian tenor Andrea Bocelli performs during a concert in St. Stephen’s Basilica in Budapest, Hungary, Saturday, Nov. 5, 2016. (Zsolt Szigetvary/MTI via AP)
epa05634587 Italian pop singer-songwriter Laura Pausini performs during the 2016 Latin Recording Academy Person of the Year tribute at the MGM Grand Garden Arena in Las Vegas, Nevada, USA, 16 November 2016. The tribute is celebrating US musician Marc Anthony for his artistic, social contributions to the Latin music and culture. EPA/MIKE NELSON

LOS ANGELES. Ci sarà un pezzo d'Italia alla 59esima edizione dei Grammy Awards. Andrea Bocelli, Laura Pausini e Ennio Morricone, oltre al coro e all'orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sono fra i candidati al prestigioso premio della musica, i cui vincitori si sapranno il 12 febbraio. Intanto Beyoncè ha già vinto. Ha infatti un record: è l'artista con più candidature della storia del premio americano: 62 nomination e 20 grammofoni d'oro già vinti. Bocelli è candidato nella categoria traditional pop vocal album, insieme a giganti come Bob Dylan, Barbra Streisand, Willie Nelson e Josh Groban. La Pausini concorrerà nella categoria Best Latin Album, mentre Morricone ha ottenuto ben due candidature: per la migliore colonna sonora con The Hateful Eight di Quentin Tarantino (gli altri candidati sono i compositori delle colonne sonore di The Revenant, Il Ponte delle Spie, Guerre Stellari Il risveglio della forza, e della serie tv Stranger Things); e per la categoria «migliore composizione classica» con L'Ultima Diligenza Di Red Rock sempre da The Hateful Eight di Quentin Tarantino. L'accademia di Santa Cecilia invece ha ottenuto una candidatura nella categoria «Best Classical Solo Vocal Album» per Verismo, Anna Netrebko e Antonio Pappano a dirigere. Questa da Los Angeles le candidature, rese note oggi, di quello che è considerato uno dei premi più importanti del panorama musicale internazionale. Più che italiana però, sarà una gara USA - Gran Bretagna quella che si consumerà sul palco della cerimonia. L'americana Beyoncè e la star inglese Adele si contendono infatti il maggior numero di nominations di peso. Entrambe infatti concorrono nelle categorie miglior album, migliore singolo e migliore canzone. Beyoncè è in testa con nove candidature. Il suo Lemonade, che esplora i temi delle differenze razziali e dell'infedeltà, è fra i candidati per il miglior album dell'anno insieme a 25 di Adele, Views di Drake, Purpose di Justin Bieber e A Sailor's Guide to Earth« del cantante country Sturgill Simpson. Nella categoria miglior singolo sono candidati Formation di Beyoncè, il popolarissimo Hello di Adele, 7 Years, del gruppo danese Lukas Graham, Stressed Out del duo Twenty One Pilots e Work, ultima fatica di Rihanna che canta insieme a Drake. Nella categoria canzone dell'anno concorrono ancora una volta Formation, Hello e 7 Years ma anche Love Yourself di Justin Bieber e I Took a Pill in Ibiza, di Mike Posner. Tante candidature per Drake (8 nomination), Kanye West (8), Rihanna (8) e Chance the Rapper (7). Adele è a quota cinque ma tutte importanti. «L'America mi ha voluto bene da subito - ha commentato a caldo la sua candidatura Andrea Bocelli - Ricordo con un po' di commozione che mio padre mi diceva spesso: tu devi andare in America. E aveva ragione- L'affetto della gente per strada, l'applauso assordante del pubblico nelle venue e nei teatri dove ho avuto il piacere di esibirmi, la stretta di mano di tanta gente comune, la stella sulla Walk of Fame di Hollywood, queste sono le cose che mi danno la forza di andare avanti. Ora la notizia della nomination ai Grammy americani a suggello di un rapporto di grande affetto che si è instaurato tra me e questo grande popolo che ringrazio dal profondo del cuore». Viene da chiedersi se Bob Dylan sarà meno schizzinoso con i Grammy che con il Nobel e presenzierà alla 59 cerimonia che si svolgerà la sera del 12 febbraio prossimo.

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