ROMA. I protagonisti di un grande amore italiano sabato in concerto al Teatro antico di Taormina. Lui inserito in una nuova famiglia con due figli, cantante di lungo corso e agricoltore del vino e dell’alberghiero in Puglia, lei ancora bella, intelligente, cantante, scrittrice, pittrice, attrice del cinema e regista: Romina Power e Albano Carrisi. Si lasciano tanto tempo fa a Cellino San Marco, grande tenuta Carrisi con piscina quasi mare, ma la loro storia resta nell’aria, è viva e ancora oggi è una storia aperta. A Mosca 2013 la reunion è un ritorno di fiamma mediatico che gira nelle capitali d’Europa, in Usa, Canada, da Berlino ad Atlantic City, da Verona alle cascate del Niagara, e sempre nella commozione del pubblico. Ed escludendo i convinti che si tratta solo di soldi, non ci crede nessuno che dopo venti, trent’anni si guardano negli occhi e si cantano «sempre te sceglierei» ma non si amano più. Questo amore lo capiscono tutti. E anche se Al Bano ostenta le distanze, chiede interviste separate, organizza assurdi arrivi singoli e quando entra in scena la saluta come lì per caso, «buonasera!», poi vanno negli stadi e nei teatri e tutti li vogliono insieme. E ad Al Bano solista di raduni tenorili urlano dalla platea, «e Romina dov’è?». Di nuovo a Taormina cantano insieme e in tanti sperano che continuando a cantare si dicano la verità sui colpi che si sono dati, che ricuciano la ferita massima inferta dalla scomparsa della figlia Ylenia, sull’amore che diventava guerra. E ancora cantando e guardandosi negli occhi capiscano dove il grande amore è mancato e dove e come «deve immediatamente tornare»: a spinta di web. Perché considerati nelle platee del mondo una storia universale, una divina commedia, una cenerentola, la loro separazione planetariamente impossibile. La novità 2016 è: Al Bano e Romina oggi nella tempesta quasi ormonale del web. Ai tempi andavano per concerti e poi a casa ma oggi l’avanzata del fans è in ogni tablet e in ogni ora. Ci sono signore che piangono alle due di notte se Al Bano non dice «Romina» ma «la madre dei miei figli», e arrivano centinaia di rimproveri sui social: «È la donna che hai amato per trent’anni, è Romina, Al Bano svegliati». In ingrandimento mondiale ogni minuto con migliaia di «mi piace» che guardano al millimetro le mani che si toccano, i sorrisi degli occhi, e a Cracovia due mesi fa il terremoto mediatico del bacio. La scena è sempre quella di We'll live it all again, «se vivessi di nuovo sempre te sceglierei», la canzone del ballo che viene rivista milioni di volte in tutte le versioni negli anni. E in avanzata, da quando erano ragazzini felici ad adulti in separazione. Ci sono gli occhi spenti di Al Bano negli anni ’90, forse stavolta non ballano e lui non abbraccia lei. E invece anche stavolta lui abbraccia lei, anche se la tragedia è arrivata sulla coppia e forse è l’ultima volta. «Come si guardavano negli occhi a Berlino!»: oggi ci sono centinaia di lampi dal mondo e pensieri, chiunque pensa, partecipa, tifa, c’è una rete di incroci elettronici per cordate, gli ottimisti che ancora aspettano e staranno a guardare il concerto di Taormina, sabato sera, in tanti conteranno i centimetri e le ondate di freddezza e di amore fra loro. E Romina sotto il cielo di Taormina tenterà di nuovo l’avvicinamento del bacio come a Cracovia?