Giovedì 19 Dicembre 2024

Globi d'oro 2016, "Lo chiamavano Jeeg Robot" vince come miglior film - Foto

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ROMA. Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti vince come miglior film, prevalendo nella sfida diretta su Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, comunque premiato come miglior commedia, alla 56esima edizione dei Globi d'oro 2016, assegnati a Palazzo Farnese dall'Associazione della Stampa Estera in Italia. Grandi protagonisti della serata anche Roberto Benigni e Nicoletta Braschi ai quali va il Globo alla carriera, definiti nella motivazione del premio «la coppia più popolare del cinema italiano di oggi. Fuori dagli schemi in tutto, loro due non raccontano la cultura, la fanno». Un altro riconoscimento speciale, il Gran Premio della Stampa Estera lo riceve Fuocoammare di Gianfranco Rosi, «un'opera forte che è un grido di rivolta di fronte a una tragedia continua ormai percepita con rassegnazione, come una sorta di normalità». La commedia action/fantasy di Mainetti (che come Perfetti sconosciuti, era in testa per numero di candidature, quattro), è stato scelto come miglior film «perchè confronta per la prima volta il mondo coriaceo della periferia romana con la carica esplosiva della 'science fiction»'. Mentre il film di Genovese è stato premiato per essere «una commedia tagliente, che, fedele alla tradizione italiana, svela vizi e virtù del terzo millennio» si spiega nella motivazione. Nella gara fra gli interpreti, vince come miglior attrice l'esordiente Ondina Quadri per Arianna di Carlo Lavagna, mentre tra gli attori il premio va Elio Germano per Alaska di Claudio Cupellini. Migliore opera prima è L'attesa di Piero Messina. Il Globo d'oro per la sceneggiatura va a Ivan Cotroneo e Monica Rametta per Un bacio. Inoltre Fabio Zamarion vince il Globo per la migliore fotografia con La corrispondenza di Giuseppe Tornatore e Carlo Crivelli per la musica di Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio. Infine il Globo d'oro come miglior cortometraggio va a Tra le dita di Cristina K. Casini e quello come miglior documentario If Only I Were That Warrior di Valerio Ciriaci.

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