Venerdì 22 Novembre 2024

"Grandi coreografi", torna in scena la palermitana Abbagnato - Foto

Il 13 giugno 2011 ha sposato il calciatore Federico Balzaretti
Nel 2013 è caposquadra dei blu nel programma di Amici di Maria De Filippi in sostituzione di Miguel Bosé
Nel 2013 è stata membro della giuria di qualità alla 63esima edizione del Festival di Sanremo
Ha avuto un ruolo nel film “Il 7 e l’8“ con Ficarra e Picone
E’ nata a Palermo il 30 giugno 1978
Dal 2015 dirige il corpo di ballo dell’Opera di Roma
A 12 anni si trasferisce a Montecarlo, dove studia nella scuola di Marika Bresobrasova
Suo padre Elio è stato dirigente del Palermo negli anni Ottanta
Nel 2009 esce il suo libro autobiografico Un angelo sulle punte
Esordisce in televisione a 11 anni, ballando in diretta in un programma presentato da Pippo Baudo

ROMA. Con la sua presenza, Eleonora Abbagnato impreziosirà il viaggio nella storia della danza che a partire da domani farà parte del cartellone del Teatro dell'Opera di Roma: per la prima volta infatti da quando è direttrice del corpo di ballo della Fondazione capitolina, l'artista salirà sul palco del Costanzi come protagonista di Closer, su coreografie di Benjamin Millepied e musiche di Philip Glass, uno dei quattro titoli che compongono il programma Grandi Coreografi, in scena fino al 2 marzo. Non sorprende che la Abbagnato abbia deciso di danzare accanto alla sua compagnia: una scelta quasi naturale, non solo perchè lei stessa ha fortemente voluto questo programma così complesso, ma perchè ognuno di questi coreografi costituisce un tassello importante della sua storia di ballerina. «C'è un legame forte tra me e tutti questi coreografi, ma forse ho un rapporto più speciale con Forsythe, perchè mi ha scelta e ha creato tanti ruoli per me. Lui è un maestro che porta all'estremo la danza classica», ha detto questa mattina la danzatrice, che, dopo il successo ottenuto con lo Schiaccianoci, persegue con questo spettacolo l'obiettivo di «proporre un'educazione nuova, per il pubblico ma anche per i ballerini, qualcosa di diverso da ciò che c'è stato fino a oggi in questo teatro». «Andare in scena mi emoziona, ma in realtà sono stressata più per i miei ballerini che per me. Sento una grande responsabilità e spero che questo repertorio così difficile dal punto di vista tecnico abbia il successo che merita», ha proseguito, «so che è difficile proporre quattro coreografi insieme, ma io sono stata educata così e voglio far crescere i miei ballerini. Stiamo cercando di creare una nuova compagnia, degna di un repertorio così complesso. Per questo ho scelto danzatori giovanissimi e bravi, e sto promuovendo nuovi talenti come Rebecca Bianchi, che ho nominato prima ballerina».

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