NEW YORK. Un Picasso senza regole e sprezzante della tradizione. È l'aspetto del Picasso scultore che il Moma presenta nella più grande mostra delle sue sculture che sia mai stata realizzata negli Stati Uniti negli ultimi 50 anni. Circa 140 opere, su un totale di 700 realizzate, disposte su un intero piano del museo di arte moderna di New York che coprono un periodo di tempo di oltre 60 anni e che mostrano come lo sculture si reinventa di volta in volta. Dal bronzo al legno passando per il cartone, Picasso non ha mai avuto una vera e propria educazione nella scultura e questo gli ha consentito di cimentarsi in diversi approcci trascurando quasi del tutto la tradizione e le regole. «Il mondo delle sue sculture - ha spiegato la curatrice Anne Umland - è relativamente sconosciuto. L'artista ha tenuto la maggior parte delle sue opere nel suo studio o nella sua casa e le teneva intorno non come avrebbe fatto un collezionista, ossia ben disposte, bensì come se fossero stati dei pezzi di arredamento o addirittura come animali domestici, per compagnia». La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Musee National Picasso-Paris e come ha detto la Umland, si tratta di un'opportunità unica di vedere le opere di Picasso rappresentate in modo così completo. Il Picasso sculture è mosso da un principio fondamentale: il puro piacere di inventare e sperimentare. Non a caso in 60 anni, l'artista spagnolo non ha fatto altro che ridefinire di volta in volta i termini