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Front woman di una band: al cinema l'anima rock di Meryl Streep - Foto

ROMA. Rick (Meryl Streep) si divide tra la cassa di un supermercato e, di sera, il locale dove veste i panni della front woman di una band. Non ha che un piccolo gruppo di fan, non è più giovane, veste tutta di pelle, ma dentro di lei batte quel cuore rock che la rende una grande madre colpevole solo di aver voluto essere se stessa. Insomma una loser senza carta di credito incapace di vivere da borghese.

È lei la straordinaria protagonista della commedia musical-sentimentale 'Dove eravamo rimasti' di Jonathan Demme nelle sale dal 10 settembre con la Warner Bros.

Dietro le spalle di Rick, in cui batte un cuore rivoluzionario ma non troppo (ha votato per due volte Bush), l'abbandono del marito (Kevin Kline) e dei loro tre figli che non vede da anni. Ma la traumatica rottura del matrimonio della figlia Julie (Mamie Gummer, figlia vera dell'attrice) la costringe a raggiungere l'ex marito che vive con la nuova compagna di colore in una lussuosa villa. L'incontro con la figlia non è facile, ma lei ha i suoi mezzi per toglierla della depressione e per farle tornare il sorriso. E così sarà per i due maschi, uno dei quali le rivela essere gay.

Tornata al suo supermercato e alla sua band, The Flash, Rick avrà ancora una seconda occasione per mettere a tacere i suoi sensi di colpa. Viene invitata inaspettatamente al matrimonio di uno dei figli, ma non ha un dollaro. La provvidenziale e commovente vendita dell'amata chitarra Fender del suo musicista-spasimante (Rick Springfield, ovvero il cantautore, musicista e attore australiano nei panni di se stesso) renderà possibile il viaggio fino all'happy end finale dove quel rock che divide, che fa la differenza tra integrati e no, per una volta unirà tutti sulle note di Bruce Springsteen.

Dopo un lavoro sui Talking Head e uno su Neil Young, il premio Oscar Jonathan Demme (Il silenzio degli innocenti) lavora ancora con la musica, ma in fiction. E lo fa con una sceneggiatura già vista, ma con il valore aggiunto della sceneggiatura del premio Oscar Diablo Cody e ovviamente di una Meryl Streep che aveva già mostrato le sue virtù canore in Radio America di Robert Altman.

«Dobbiamo tutti convivere con gli errori del nostro passato», dice la Streep. «Credo che Ricki vorrebbe che i figli la amassero di più e la capissero di più - e questo si chiama rimorso. Eppure ogni scelta compiuta le è chiara, e ne è più che consapevole. Vive sul momento, agisce d'impulso e questo per lei è imperativo e vitale. È stato piacevole interpretare il ruolo di una persona che non agisce come tutti si aspettano da lei. È come se dicesse, 'Non posso essere diversa da quello che sono'».

«Tutti hanno una parte del passato che vorrebbero cambiare», spiega invece Jonathan Demme. E così «Quando Ricki vede la figlia disperata, capisce che è un'opportunità di redenzione per raddrizzare tutte le scelte sbagliate che ha fatto nella sua vita».

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