E' senza dubbio uno dei cani più famosi al mondo. Con il suo pelo nero e il suo ringhio pronto a scoraggiare gli intrusi e soprattutto con la scritta Cave Canem che avverte chi supera la soglia all'ingresso della Domus del Poeta Tragico di Pompei. E che è diventata un simbolo universale. Ma anche con quel fantastico senso di movimento e realismo e quella cura del dettaglio che lo rendono uno dei mosaici pompeiani più conosciuti e riprodotti al mondo. Questo capolavoro fino a pochi mesi fa, insidiato dalla pioggia che inesorabile si infilava tra le tessere, dallo sporco e dall'incuria, rischiava di scomparire cancellato dal degrado.
Ieri è stato restituito ai tanti visitatori che affollano gli scavi di Pompei nonostante il solleone di luglio dopo un restauro e soprattutto con un nuovo allestimento trasparente che lo protegge ma al tempo stesso non lo nasconde.
"Offerto al pubblico il nuovo splendido allestimento del Cave Canem. A #Pompei con orgoglio ogni giorno un passo avanti" twitta postando una foto il ministro dei Beni Culturali del turismo Dario Franceschini. E di passi avanti nell'area archeologica ce ne dovrebbero essere tra breve anche altri: i percorsi di Pompei dovrebbero essere ulteriormente estesi visto che la Soprintendenza sta ultimando la preparazione di una nuova vasta area che sarà presto aperta al pubblico.
Intanto continuano con successo anche le aperture notturne dell'area nell'ambito della manifestazione promossa dal Mibact Un sabato notte al museo. La scorsa notte ne hanno approfittato quasi 1.200 visitatori tra Pompei (dove sono stati venduti 802 biglietti) ed Ercolano (341).
A Pompei ogni sabato dalle 20 alle 24 al costo di 2 euro fino a ottobre si può visitare sotto le stelle la mostra "Rapiti alla morte" allestita nell'Anfiteatro dell'area archeologica. Qui i calchi realizzati, a partire da quelli di Giuseppe Fiorelli, vengono presentati per la prima volta adopo il recente restauro della Soprintendenza. Nella vicina Ercolano è visitabile il Padiglione della Barca e con una veduta panoramica dall'alto della città illuminata, si potranno osservare gli scavi e gli scheletri delle vittime dalle porte dei Fornici.
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