MESSINA. Si parte domani ad Alì Terme (Messina) con “ENEIDE di Krypton”, di Studio Krypton di Firenze (che già nel 1990 in Sicilia per il Festival Taormina Arte) con una performance di teatro del paesaggio e della poesia e un momento di attenzione sul rapporto fra teatro e spazio fisico-architettonico che coinvolge oltre agli artisti di Krypton anche Studio ++, collettivo di artisti e architetti siciliani, qui insieme impegnati non solo alla realizzazione di tre momenti di spettacolazione urbana ma anche alla diffusione delle problematiche teoriche relative al Teatro-Architettura come forma avanzata di arte pubblica nella quale i cittadini sono chiamati a partecipare attivamente e non semplicemente come pubblico passivo. Il progetto -diretto da Giancarlo Cauteruccio, si avvale anche del TEARC laboratorio sperimentale di Teatro-Architettura del Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze, dell'Accademia Di Belle Arti di Catania e dell'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Messina. Incontri, laboratori e allestimenti scenici in diversi punti della città di Alì Terme, scelti come scenari per l'attivazione di performances site specific. Gli incontri di studio si svolgeranno fino al 27 giugno tutti i pomeriggi nella sala consiliare del Comune, mentre le attività allestitive nei diversi spazi pubblici individuati. Ogni sera un laser illuminerà frammenti di paesaggio, giocando su un metaforico collegamento tra la città e il mare, tra la memoria del Mito e la realtà del contemporaneo, tra la natura e l'artificio.
A Palermo sempre domani, 25 giugno, alla Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea inaugurerà alle 18.30 la mostra collettiva “Declinazioni della Pittura” a cura di Arianna Rosica. In mostra lavori di Stefano Arienti, Marco Buongiorni, Giuseppe Buzzotta, Paolo Canevari, Stefania Galegati Shines, John Kleckner, Angelo Mosca, Seb Patane, Jo Robertson, Angelo Sarleti, Michele Tocca, Vedovamazzei. Un incontro/confronto tra artisti di diverse generazioni pronti a presentare attraverso il loro lavoro diverse modalità di declinare la pittura oggi. Con questa interessante mostra la galleria Francesco Pantaleone affronta un tema caldo come non mai in questo momento, per cercare di definire il senso della pittura nel 2015. “Parlare di pittura oggi significa sempre di più fare i conti con una materia proteiforme, densa – afferma la curatrice- in continua ebollizione, non più facilmente categorizzabile ed etichettabile in rigide tassonomie. E tantomeno la parola “tecnica” risulta adatta a registrare l’apertura a media altri e la loro conseguente metabolizzazione da parte della pittura stessa che inesorabilmente travalica i propri limiti per verificarsi e, come scrive Michele Tocca, “indagare le proprie possibilità e approfondire i propri sviluppi”.
La mostra resterà aperta sino al 15 settembre 2015.
Venerdì 26 dalle 11 alle 22, nel cortile e nella sala mostra del Dipartimento di Architettura, edificio 14, Viale delle Scienze, avrà luogo l’evento conclusivo del progetto “Inhabiting the Territory” , storia di un viaggio ma anche laboratorio, esteso tra l’Italia e il Cile, un luogo di elaborazione dell’esperienza diretta, che lavora trasversalmente all’architettura, al design e al paesaggio, per riconoscerne contaminazioni e aderenze, contenuti e concetti, potenzialità e previsioni, e che prova a tenere insieme luoghi distanti, materie impreviste, cultura locale e cultura materiale, la città densa con la campagna estesa e a bassa densità,... i Quattro Canti di città, a Palermo e Loanco sull’oceano Pacifico. Protagonisti del progetto Juan Román e Gaetano Licata insieme ad un gruppo più esteso e circa venti studenti che hanno lavorato, da vicino e a distanza , tra Palermo e Talca, per più di due anni.
Sempre venerdì 26 giugno, alle 18.30 inaugurerà alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo “lmmaginari di uno stare” a cura di Lorenzo Bruni. Trenta tra dipinti e sculture di Marc William Zanghi negli spazi del museo, appositamente modificati da tre interventi di Gianni Pettena in un’originale dialogo tra la pittura di Marc William Zanghi, artista siciliano la cui figurazione s’inserisce nel sentiero tracciato dai protagonisti della cosiddetta “Scuola di Palermo”, e gli interventi architettonici di Gianni Pettena, uno degli esponenti più accreditati dell'architettura radicale, corrente nata a Firenze alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. La mostra fa parte del progetto ideato da Andrea Di Marco, che entusiasticamente lo avviò con una sua esposizione prima di mancare, di indagine sui linguaggi della contemporaneità sviluppato in un territorio quale quello della GAM. Questa ulteriore tappa ha la peculiarità di creare una maggiore attenzione al confronto tra oggetto osservato e osservatore, contenuto e contenitore grazie alle installazioni di Gianni Pettena, che per l'occasione propone alcuni degli lavori nati nel 1968 proprio nel capoluogo siciliano. La mostra resterà aperta sino al 7 settembre 2015.
Chiude a Palermo il felice lungo week-end d’arte, sempre venerdì 26, alla Cappella dell’Incoronazione (spazio “out” del Museo Riso) dalle 19 alle 22 la mostra collettiva “Viaggio in Sicilia. Quando il paesaggio è in ascolto”. Il progetto, ideato e prodotto da Planeta, a cura di Valentina Bruschi, è realizzato in occasione della sesta edizione di Viaggio in Sicilia, progetto di Planeta per l’Arte e il Territorio, ed è il risultato della residenza itinerante di cinque artisti svoltasi lo scorso settembre durante la vendemmia presso le sei tenute dell’azienda siciliana. Sono presentati in mostra i lavori inediti, pittura, scultura, fotografia, installazione e suono di: Adrianna Glaviano, Paula Karoline Kamps John Kleckner, Carlo e Fabio Ingrassia e Ignazio Mortellaro.
Durante il viaggio, gli artisti sono stati affiancati dalla scrittrice Tiziana Lo Porto, che, dal periodo della residenza ad oggi, ha seguito il progetto annotando appunti e suggestioni sul blog: viaggioinsicilia6.tumblr.com.
Questa sesta edizione di Viaggio in Sicilia prende spunto da alcuni celebri versi di una poesia di Emily Dickinson (Volcanoes be in Sicily (1862). Ispirati dalle suggestioni della poetessa americana sulla Sicilia e dalla sua descrizione di “meridianità”, i cinque artisti hanno realizzato dei lavori che possono essere ricondotti all’esperienza del viaggio.
La mostra resterà aperta fino al 2 agosto 2015.
Caricamento commenti
Commenta la notizia