ROMA. Muore d'infarto a Roma Liliano Frattini, giornalista Rai, ex conduttore del Tg1 e pranoterapeuta. Aveva 81 anni e dal 2001 si era trasferito a Varese, la sua città d'origine, dove era nato il 3 febbraio del 1934, ma era rimasto profondamente legato a Roma, dove tornava spesso per stare con gli amici di una vita. Lo ha annunciato tra le lacrime la moglie, Doriana Giudici Frattini. «Ho visto uscire di casa Liliano, pimpante e allegro come un bambino che stava andando a giocare a pallone. Era partito per Roma alle 9.30, lo avevo sentito durante la giornata e andava tutto bene. Poi mi ha chiamata verso mezzanotte e stava malissimo» dice la signora Frattini. «All'inizio ho pensato che avesse preso un colpo di freddo con l'aria condizionata in treno, ma la situazione peggiorava e allora ho chiamato la guardia medica. Quando è arrivata non c'è neppure stato il tempo di portarlo al pronto soccorso. È morto alle due di notte di un infarto fulminante ed altre complicazioni, eppure aveva fatto recentemente gli esami e andava tutto bene» racconta la vedova. I funerali si svolgeranno domani alle 9, nella Sala del Commiato del Cimitero Monumentale di Varese alla presenza di due voci, quella cattolica e quella della Chiesa Valdese. «Lo aveva chiesto lui. Mio marito apparteneva a una famiglia cattolica ma poi si è convertito alla Chiesa Valdese. Ci sarà l'intervento di mio fratello, Giovanni Giudici, che è vescovo di Pavia e del pastore valdese Giuseppe Platone. Due voci che sono i suoi due percorsi di vita. Poi sarà cremato secondo la sua volontà. Anche alla Chiesa Valdese di Piazza Cavour a Roma hanno pensato di fare un momento di ricordo» racconta Doriana Giudici Frattini. Frattini aveva cominciato la carriera di giornalista lavorando per i giornali locali della sua città. È stato assunto dalla Rai nel 1967, prima a Milano, poi a Roma dove nel 1972 ha avuto la conduzione del TG1 delle 13.30. Per un breve periodo nella seconda metà degli anni Ottanta ha condotto su Rai3 la rubrica Meteo3, una sorta di antesignana di Che tempo che fa. Era in pensione dal 1998 e, dopo aver lasciato la tv, si è dedicato all'attività di pranoterapeuta e alla scrittura. Fra i suoi libri 'Guarire con le mani' (Rizzoli) e 'Prana, energia che guarisce - Storia di un giornalista televisivo pranoterapeuta' (EmmeEffe). Nel 2001 si era trasferito a Varese per stare vicino al nipotino. «Ma era un uomo a cui stava stretta la vita di provincia - dice la vedova - e tornava spesso a Roma, almeno due volte al mese, dove aveva mantenuto un pied a terre. Proprio la settimana scorsa commentava la morte di Claudio Angelini a New York, con cui aveva condiviso gli anni alla Rai».