Venerdì 22 Novembre 2024

Le voci di Auschwitz 70 anni dopo: l'orrore della Shoah in 50 foto

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

AUSCHWITZ. Saranno le parole di Halina Birenbaum (85 anni, nata a Varsavia), di Kazimierz Albin (93 anni, nato a Cracovia) e di Roman Kent (86 anni, nato a Lodz) a ricordare al mondo gli orrori del nazifascismo. Oggi per il «campo nazista tedesco di concentramento e sterminio», come recita la formula ufficiale, sarà una giornata particolare: «Il mondo ascolterà le voci di Auschwitz», spiegano gli organizzatori. E solo quelle, sempre più poche, voci sempre più anziane. Alla presenza silenziosa di ben 38 capi di Stato e delegazioni provenienti da tutto il pianeta (per l'Italia sarà presente il presidente supplente Piero Grasso) si celebrano i 70 anni della liberazione del campo da parte delle truppe sovietiche. Che l'oblio dei fatti sia lo spettro che si aggira in un'Europa dove sono chiari i rigurgiti di antisemitismo un po' ovunque lo ha spiegato con chiarezza il premier Matteo Renzi. «Sono passati settant'anni da allora. I testimoni diretti sono pochi, il pericolo vero è che, scomparso questo baluardo di memoria, su quanto avvenuto cada il velo dell'oblio o peggio dell'acquiescenza», ha detto. E per le stesse ragioni anche Angela Merkel ha battuto sul tasto del non dimenticare mai: «Quel che è accaduto ci riempie di grande vergogna. Perchè sono stati i tedeschi ad essersi resi colpevoli di tanto dolore: non dobbiamo dimenticare che i molti milioni di vittime sono una nostra colpa», ha detto la cancelliera tedesca partecipando con alcuni sopravvissuti a una commemorazione a Berlino. «Abbiamo la responsabilità di comunicare quanto noto su quelle atrocità e di tenere viva la memoria», ha aggiunto. L'Olocausto con i suoi orrori sarà ricordato anche al Circolo artistico di Palermo, mercoledì 28 gennaio dalle ore 19 con un inno alla vita, una preghiera in musica, inedita, scritta ed eseguita al piano dal maestro bagherese Mauro Visconti, docente al conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo. Un inedito Miserere, tratto dal salmo 50 della Bibbia, affidato alla voce del giovane tenore Giuseppe Di Giacinto, al suo debutto da solista. Il Giorno della memoria sarà raccontato in un dibattito a cui prenderanno parte il vice sindaco di Palermo, Emilio Arcuri, l'assessore alla Cultura Andrea Cusumano e Nicola Cusumano, docente di Storia Moderna dell'università di Palermo, fratelli di origini tedesche. Presenti anche il docente di Lettere all’Umberto, Giuseppe Ventimiglia e ancora, Rosario Scordato, vice presidente dell'Università del tempo libero e Fabrizio Franco, presidente del Circolo Artistico. Ingresso ad inviti, ritirabili al Circolo in via Marinai Alliata, 5.

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