Cartier-Bresson, il mondo è «entrato» nella sua macchina fotografica. Le foto in mostra a Roma
ROMA. Henri Cartier-Bresson ha fotografato la Storia. La seconda guerra mondiale, la Russia del dopo-Stalin, i funerali di Gandhi... Nulla, però, rapisce l’osservatore quanto i «ritratti di anonimo» realizzati da un genio capace di consegnare alla Storia corpi e sguardi di donne (e uomini) che non sono mai stati tra i grandi della Terra. Prostitute e «costumatissime» borghesi sono, quindi, le vere, immortali protagoniste della retrospettiva che il museo dell’Ara Pacis di Roma dedica adesso a «Hcb». Artista francese con una curiosa «radice» siciliana — «1908. Concepito a Palermo, nasce il 22 agosto a Chanteloup, Seine-et-Marne», si leggeva nel pannello biografico della mostra allestita nel 2012 a Palazzo Reale di Torino — Henri Cartier-Bresson ha bloccato l’attimo fuggente attraversando la quotidianità di un sobborgo parigino, di una piazza cinese, russa o indiana. O di una strada di Siviglia affollata da «donnine» che a tutti regalano sorrisi ammiccanti, resi unici e irripetibili da uno scatto d’artista: «È il mondo che entra nella macchina del fotografo, divenendo rappresentazione meditata ma non costruita», ha scritto Yves Bonnefoy in un saggio del 1979. A questo magnifico «scultore dell’istante» la Città Eterna riserva un percorso espositivo tra i più completi mai proposti in Italia. Cinquecento opere organizzate in nove sezioni: dalle prime fotografie all’impegno politico, dagli anni delle guerre — quella spagnola, di cui girò un film, poi il conflitto mondiale e l’impegno nella Resistenza — alla stagione dei reportage e della mitica «Agenzia Magnum Photos». La mostra «Henri Cartier-Bresson», a cura di Clément Chéroux, resterà aperta nel Museo dell'Ara Pacis a Roma sino al 25 gennaio. Orari: dal martedì alla domenica 9-19, il venerdì e il sabato fino alle 22. Costi del biglietto: da 11 a 9 euro, «speciale famiglie» a 22 euro. È anche possibile acquistare il biglietto integrato «museo Ara Pacis più Mostra» da 18 a 14 euro. Info: 060608, oppure www.arapacis.it o www.museiincomuneroma.it. Twitter: @museiincomune, @Contrastobooks e #BressonRoma. Facebook: MuseoAraPacis, oppure Contrastobooks. Testo a cura di Gerardo Marrone UN AMPIO SERVIZIO A PAGINA 8 E 9 DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI