I richiami dei vaccini anti Coronavirus per anziani e fragili sono in stallo: in sette settimane è stato registrato un +0,1% di copertura con quarta dose e un +0,7% con quinta dose. E i tassi rimangono bassi, soprattutto al Sud. È la fotografia che diffonde la Fondazione Gimbe.
Non vanno meglio le cose nella nostra regione, dove il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 15,7% (media Italia 31,4%) e quello con quinta dose è del 9,7% (media Italia 16,4%).
Per quanto riguarda la quarta dose, in ambito nazionale, la platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12,5 milioni possono riceverlo subito, 0,6 non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 6 milioni l’hanno già ricevuto. Al 5 maggio sono state somministrate 6.003.913 quarte dosi, con una media mobile nell’ultima settimana di 164 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (n. 19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,4%, ovvero solo +0,1% nelle ultime 7 settimane (31,3% lo scorso 17 marzo). Si confermano nette differenze regionali in termini di coperture: dal 14,1% della Calabria al 45,8% del Piemonte.
Per quanto riguarda la platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,1 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 0,5 milioni l’hanno già ricevuto. Al 5 maggio 2023, dopo oltre sei mesi dall’avvio della campagna, sono state somministrate 515.209 quinte dosi, con una media mobile nell’ultima settimana di 207 somministrazioni al giorno (Figura 3). In base alla platea ufficiale (n. 3.146.516 di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi, 117.245 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 16,4%, ovvero solo +0,7% nelle ultime 7 settimane (15,7% lo scorso 17 marzo). Nette le differenze regionali: dal 6,2% della Calabria al 31,3% del Piemonte (Figura 4).
"I dati – dichiara il presidente di Gimbe, Cartabellotta – documentano che nelle ultime 7 settimane, contrariamente a quanto raccomandato dall’OMS oltre che dalle Circolari del Ministero della Salute, la somministrazione dei richiami per anziani e fragili è stata davvero esigua, con coperture che rimangono molto basse, in particolare nelle regioni meridionali".
7 Commenti
Anna
10/05/2023 20:28
Bene
Luca
10/05/2023 20:37
Era ovvio che finendo l’obbligo nessuno si sarebbe più fatto somministrare questo intruglio. E quasi tutti hanno ricevuto le prime dose solo perché obbligati
GRAZIA
10/05/2023 21:16
Fatevi una domanda datevi una risposta!
silo
11/05/2023 00:42
Ovvio non è piu' obbligatorio per poter lavorare
Christian Messinama
11/05/2023 00:44
Ma L'OMBRA non ha decretato la fine della pandemia?
Luca
11/05/2023 06:56
Avete ancora il coraggio di pubblicare queste notizie, con le migliaia di morti improvvise
Giacomo
11/05/2023 08:23
Zero dosi. Ieri oggi e domani