Le province di Ragusa e di Catania assediate dall'ondata di maltempo. Insieme al Siracusano sono le zone più colpite e lo dimostrano anche i crolli e le frane oltre agli allagamenti e ai fiumi straripati. A Punta Braccetto, frazione marinara di Ragusa, il ponte sta letteralmente crollando visto che si è aperta una voragine e adesso alcune abitazioni sono isolate. Per fortuna non si registrano feriti. Una grossa frana ha coinvolto anche Mineo e parte del cimitero comunale che è venuto giù trascinando a valle loculi, cappelle mortuarie e casse funebri. Sono state le abbondanti piogge, accompagnate dal ciclone Nikola a provocare lo smottamento che ha riguardato il costone sul quale pioggia il camposanto. Il sindaco Giuseppe Mistretta commenta: «Purtroppo quella parte del camposanto non ha retto le piogge che ormai da 24 ore sono incessanti. Del cimitero ce ne occuperemo tra un pò, per il momento la nostra attenzione è catalizzata dagli allagamenti, dai pali della luce sradicati e dei tanti disagi con cui i cittadini devono fare i conti». Le piogge nel Calatino continuano a cadere rendendo difficile al momento ogni tipo di intervento. Il cimitero si trova in una zona impervia dalla quale è difficile accedere con mezzi normali.
Chiuso l'aeroporto di Comiso
L’aeroporto di Comiso (Ragusa) rimarrà chiuso fino alle ore 11 di domani, sabato 11 febbraio 2023, a causa di problematiche alla viabilità circostante determinate dalle cattive condizioni meteo. I passeggeri sono invitati a verificare lo stato del proprio volo contattando la compagnia aerea, dice il gestore dell’aeroporto.
A Siracusa 40 persone evacuate
Sono circa 40 le persone evacuate dalle proprie abitazioni dalla Protezione civile a causa del maltempo a Siracusa. Le persone sono state assistite dalla Croce Rossa nei locali dell’assessorato alle Politiche sociali. La maggior parte di loro, dopo essere state rifocillate e sottoposte a controllo sanitario, erano presenti anche psicologi, hanno preferito trovare soluzioni alternative agli alloggi predisposti dal Comune in strutture ricettive e hanno optato per andare presso familiari ed amici. «L’Amministrazione comunale - dice l’assessore alle Politiche sociali Concetta Carbone - ha prenotato 50 posti letto presso strutture ricettive cittadine, ma al momento solo 3 persone hanno scelto questa soluzione. I locali dell’Assessorato sono stati individuati come centro di prima accoglienza: è qui che i volontari delle associazioni, coordinate dal Coc, portano le persone messe in salvo durante queste ore. La macchina organizzativa e di solidarietà sta funzionando molto bene e di questo vanno ringraziati quanti, a vario titolo e con ruoli e responsabilità diverse, lo stanno permettendo».
Il litorale di Fondachello spazzata da una violenta mareggiata
A Mascali sono pesanti i danni provocati dal maltempo, in particolare per la mareggiata che ha devastato il litorale da Sant’Anna a Fondachello. Il sindaco Luigi Messina ha diramato una ordinanza con cui è stato deciso il divieto di transito in via precauzionale sulla via Spiaggia, invasa da detriti e sabbia. Divelti anche segnali stradali e dissuasori mobili, trascinati al centro della carreggiata. Stamane il sindaco, accompagnato dal responsabile della Protezione civile comunale Michele Spina ha effettuato un sopralluogo a Fondachello, per verificare l’entità dei danni materiali. «Con il trascorrere del tempo -. afferma - la situazione si sta aggravando ulteriormente. La preoccupazione prioritaria è per i danni al comparto balneare: abbiamo rilevato danni strutturali non indifferenti. Ciò che maggiormente risulta grave è l’erosione di lunghi tratti di spiaggia con un abbassamento del livello di circa un metro e mezzo e ciò comporterà dei danni permanenti». «Siamo oltremodo preoccupati e per questo - aggiunge Messina - cercheremo di capire con la Protezione civile quali determinazioni assumere soprattutto per salvaguardare un importante e strategico comparto. Seguiamo costantemente anche quanto sta accadendo nella zona alta di Mascali, nelle frazioni collinari di Puntalazzo e Montargano, ricoperte da una coltre di neve che rende difficili gli spostamenti dei residenti. Già da ieri ho chiesto l’intervento degli spazzaneve della Città Metropolitana di Catania per ripristinare la viabilità».
Decine di alberi abbattuti a Caltagirone
Il maltempo ha provocato seri danni anche a Caltagirone, rendendo necessari numerosi interventi delle squadre della Protezione civile, dei giardinieri comunali, della polizia municipale e dell’Ufficio tecnico comunale, impegnate su più fronti con il coordinamento del sindaco Fabio Roccuzzo insieme all’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Paolo Crispino e all’assessore alla Protezione civile Giuseppe Fiorito. Diverse decine gli alberi crollati, in molti casi sulle strade, con la conseguenza dell’intransitabilità di molte di queste; numerosi gli allagamenti e i blackout elettrici con disagi per tanti cittadini. Danni anche al palazzo municipale con il lucernario a rischio crollo. Una frana ha interessato una porzione del Poggio Fanales. Il sindaco ha pertanto emesso un’ordinanza con la quale ha disposto il divieto di transito pedonale e veicolare in via Poggio Fanales, in tutto il tratto compreso fra l’intersezione con la via Bonaventura Secusio e l’incrocio con la via Nicolò Longobardi. Un’altra ordinanza ha sancito anche per domani la chiusura della Villa comunale, del cimitero e delle scuole. «L’azione di costante monitoraggio prosegue anche in queste ore - ha detto Roccuzzo - mentre domani mattina saranno effettuati controlli in tutte le scuole di ogni ordine e grado, all’interno della Villa comunale e di Villa Patti, rimaste chiuse, e per fare ulteriormente fronte alle criticità che riguardano le strade». L’Amministrazione comunale ribadisce l’invito ai cittadini «a rimanere casa e ad evitare, quindi, se non strettamente necessario, ogni spostamento». Stamani a causa delle avverse condizioni atmosferiche è stata annullata la cerimonia in ricordo delle vittime delle Foibe.
La situazione nel Messinese
La città metropolitana di Messina sta intervenendo, in queste ore, con tutti i propri uomini per liberare dalla neve le strade provinciali che attraversano le zone montane del territorio. Il Servizio «Autoparco» ha disposto l’entrata in funzione dei mezzi spazzaneve sulle arterie stradali ricadenti nei territori dei Comuni di Cesarò, San Teodoro, Montalbano Elicona, San Piero Patti, Caronia, Capizzi, Tortorici, San Salvatore di Fitalia, Raccuja e Ucria. Lo spazzamento è stato attivato sulla Caronia - Capizzi, e sulle direttrici stradali provinciali Cesarò - San Teodoro, Longi - Galati Mamertino, San Piero Patti - Montalbano - Polverello - Favoscuro, Tortorici - San Salvatore di Fitalia, Raccuja - Ucria. Stanotte gli operatori stradali hanno effettuato numerosi interventi di soccorso ad automobilisti in difficoltà e a persone rimaste isolate sulle strade provinciali 122 e 110, nella zona del Montalbanese. A Favoscuro le operazioni sono riprese a pieno regime, con l’ausilio di una turbina proveniente da Capizzi che si è aggiunta al mezzo già operante e che stamane, a causa di un’avaria, ha richiesto l’intervento dei meccanici che, in tempi record, hanno riparato lo spalaneve; attualmente la strada provinciale 122 risulta percorribile solo su una corsia esclusivamente per i mezzi di soccorso mentre, a scopo precauzionale, permane l’ordinanza di chiusura. A Floresta, in collaborazione con la locale Amministrazione, ieri sono state liberate le arterie principali dalla neve caduta abbondante mentre nella zona di Capizzi, Caronia e San Teodoro si è intervenuto sulle strade provinciali 166 di Portella Bufali e 167 dell’Ancipa, ove si registra la presenza di un manto nevoso di oltre due metri di altezza. Per tutta la giornata gli operatori hanno lavorato sulla strada provinciale 110 Montalbanese, anche per permettere a Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A. di riparare una linea ad alta tensione da 380.000 volt, ma gli interventi sono stati sospesi nel tardo pomeriggio per scarsa visibilità a causa della presenza di fitti banchi di nebbia. A Roccella Valdemone, è stata segnalata una frana con caduta massi ed alberi ed è intervenuta una squadra tecnica che ha operato con l’utilizzo di una pala meccanica; la strada provinciale 115 è stata chiusa al transito per motivi di sicurezza.
Schifani valuta l'ipotesi dello stato di crisi
«Sono in contatto costante con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, e insieme continuiamo a monitorare l’evolversi della situazione relativa al maltempo nella Sicilia sud-orientale. In attesa di ricevere la relazione dettagliata sui danni causati dal ciclone mediterraneo, stiamo valutando la possibilità di dichiarare lo stato di crisi regionale e di richiedere quello di emergenza nazionale a Palazzo Chigi». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito all’ondata di maltempo che ha colpito in queste ore l’Isola.
Arriva uno spazzaneve a Catania
Per fronteggiare l’ondata di maltempo che ha investito la Sicilia orientale a Catania sta per arrivare uno spazzaneve dalla Calabria, dopo quello trasferito ieri da Petralia Sottana. La provincia di Catania, che ha in gestione lo spazzaneve comprato dalla protezione civile due anni fa, non riesce infatti ad intervenire in tutte le zone critiche. Il capo dela protezione civile Salvatore Cocina, durante il vertice di oggi con il presidente della Regione Renato Schifani, ha detto che il parco mezzi speciali dovrà necessariamente essere ampliato.