Ancora una vittima sul lavoro in Italia. Salvatore Cucè, operaio di 34 anni di Roccabernarda, nel Crotonese, trasfertista, è morto in seguito ad uno scoppio avvenuto nella notte a Voltaggio, in provincia di Alessandria, nel cantiere del Terzo Valico. Ferito, invece, un suo collega di 54 anni che è stato trasportato all’ospedale di Novi Ligure: ha ustioni di primo grado sul volto ma non è in pericolo di vita. I due operai lavoravano per una delle ditte impegnate nel cantiere. Secondo una prima ricostruzione, entrambi, sono riusciti ad uscire dalla galleria ma il 34enne è morto a causa delle ferite riportate.
I motivi dell'esplosione
Secondo una prima ricostruzione, l'esplosione potrebbe essere avvenuta a causa della formazione di una sacca di gas residuo all’interno della galleria in cui stavano lavorando i due operai coinvolti e una scintilla, provocata da uno dei mezzi, potrebbe aver innescato la deflagrazione.
Il cordoglio
"Esprimo il cordoglio dell’Ugl alla famiglia dell’operaio di 34 anni deceduto per le gravissime ustioni riportate dopo l’esplosione in un cantiere della linea ferroviaria del Terzo Valico, a Voltaggio, in provincia di Alessandria. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria strage sul lavoro, che non può essere tollerata. Pertanto, come sindacato Ugl, chiediamo alle istituzioni locali e nazionali di attuare interventi volti a intensificare i controlli. Inoltre, risulta fondamentale rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie". Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Silvia Marchetti, segretaria regionale Ugl Piemonte.
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