Milano, folle col coltello al centro commerciale: un morto e 4 feriti, fra loro un calciatore del Monza
Un italiano di 46 anni, che pare abbia problemi psichici, ha ucciso una persona, ne ha ferito altre quattro e ha rischiato di fare una strage nel centro commerciale Milano Fiori di Assago, a Milano. Ha afferrato un coltello dall’espositore all’interno del supermercato Carrefour e, senza alcun preavviso, ha iniziato a colpire persone a caso, uccidendo un dipendente trentenne della catena di grande distribuzione e ferendone gravemente altre 4. Tre di loro sono state trasportate in codice rosso in ospedale e il quadro clinico appare molto grave. Le persone coinvolte sono 6, hanno dai 28 agli 81 anni. I carabinieri del comando provinciale di Milano stanno lavorando per ricostruire la dinamica, ma ed escludono che possa esserci una matrice terroristica alla base del gesto. Più probabile che l’uomo abbia colpito in preda a una crisi psichica esplosa all’improvviso. Tra i feriti anche Pablo Marì, difensore spagnolo del Monza, raggiunto da un fendente che non avrebbe provocato danni preoccupanti al calciatore di serie A. A tranquillizzare tutti è stato anche l’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani. «Il giocatore - ha detto - ha avuto una ferita abbastanza profonda sulla schiena, penetrante, ma non ha toccato organi vitali: non è in pericolo di vita». Ed ha aggiunto: «Mi dicono che dovrebbe riprendersi abbastanza rapidamente. Ha dei muscoli lesionati, ma è cosciente e gli stanno dando dei punti». «Ora che siamo lontane siamo più tranquille ma eravamo veramente terrorizzate, non capivamo cosa succedeva, vedevamo gente scappare in lacrime - ha raccontato all’Ansa una ragazza che si trovava nel centro commerciale al momento dell’aggressione -. Mi è rimasta molto impressa una ragazza che piangeva, completamente sotto shock». Una scena da film americano, raccontano altri, che ancora faticano a ricostruire quanto accaduto poche ore fa. «Eravamo al bar e pensavamo si trattasse di uno scippo perché abbiamo visto dei ragazzi e una signora correre, poi abbiamo visto sempre più gente con facce sconvolte e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave», aggiunge un’altra ragazza che era nel bar del centro commerciale quando il 46enne si scagliava contro i passanti. «A un certo punto - continua la testimone - ha iniziato a parlare di pistole, quindi molto gentilmente, mentre tirava giù la serranda, ci ha nascoste perché nemmeno lei capiva cosa stava succedendo. Siamo rimaste nel retro del bar mentre vedevamo anche il resto della ristorazione chiudere, nascondendo le persone dentro. Poi dopo circa 5 minuti è arrivata una commessa del Carrefour che aveva assistito alla prima aggressione, non parlava di armi ma solo di un pazzo. Era sconvolta e la ragazza del bar l’ha soccorsa». Poco dopo, «abbiamo visto gente scappare e siamo andate via anche noi, siamo uscite mentre dall’altoparlante del centro commerciale chiedevano l’intervento urgente di un medico e ci siamo allontanate il più velocemente possibile. Ora, «sapere che l'hanno preso ci mette tranquille e speriamo - conclude - che i feriti possano cavarsela». Il dipendente del supermercato è morto durante il trasporto in ospedale. Carrefour Italia ha espresso la sua vicinanza a dipendenti e clienti coinvolti nell’aggressione, oltre che alle loro famiglie, e ha fatto sapere che è stato attivato un servizio di supporto psicologico per tutte le persone coinvolte. Altri feriti sarebbero in condizioni molto gravi, per cui né medici né carabinieri se la sentono di prendere posizioni o fare previsioni. L’uomo, di cui non sono state ancora fornite le generalità, si trova negli uffici del comando provinciale di Milano in via della Moscova, dove continuerebbe a profferire frasi prive di senso in linea con il suo evidente stato confusionale. Incensurato, era in cura da un anno per una grave crisi depressiva. Il caso è affidato al pm Paolo Storari. Nelle prossime ore il magistrato, che si è recato sul luogo in cui è avvenuta l'aggressione, interrogherà il 46enne, qualora quest’ultimo riuscisse a ritrovare la lucidità sufficiente.