Sferracavallo si ferma per la festa dei Santissimi Cosma e Damiano, i Santi venuti dal mare, protettori di pescatori, medici e farmacisti. La borgata marinara li onora l'ultima domenica di settembre, questa volta però è capitato di ottobre.
Vi è qualcosa di originalissimo in questa festa perchè non un procedere lento e silenzioso accompagna i due santi, bensì un andare svelto e divertito sostenuto da decine di portatori vestiti di bianco con fazzoletto rosso, rigorosamente scalzi. Per animare e mantenere costante la vitalità del corteo, contro ogni consuetudine, la banda musicale ignora marce funebri, requiem e repertorio tradizionale e intona ripetutamente l’inno dei bersaglieri, note swing e pezzi folk.
I santi martiri Cosma e Damiano furono fratelli gemelli, secondo il Martirologio Romano, e compagni non solo di sangue, ma anche di fede e di martirio. Studiarono assieme medicina in Siria e salirono ben presto a grande fama per la loro valentia nel curare i malati. Forse erano arabi di nascita, ma assai per tempo ricevettero un' educazione cristiana veramente ammirabile.
Animati da vero spirito di fede e di carità si servirono della loro arte per curare sia i corpi sia le anime con l'esempio e con la parola. Riuscirono a convertire al cristianesimo molti pagani . Si portavano in fretta presso chiunque li richiedesse rifiutando ogni compenso, contenti di poter per mezzo della loro arte esercitare un po' di apostolato. In questo modo si attirarono amore e stima non solo dai cristiani, ma anche dagli stessi infedeli. Venivano da tutti soprannominati "Anàrgiri" (dal greco anargyroi, parola greca che significa "senza denaro"), proprio perché non si facevano pagare per la cura dei malati.
In loro onore Papa Felice IV (525-530) fece costruire a Roma una chiesa, decorata di mosaici stupendi.
I resti dei santi martiri sono custoditi nel pozzetto dell'antico altare situato nella cripta dei Ss. Cosma e Damiano in Via Sacra, dove li depose S. Gregorio Magno (590-604). Vivo il loro culto in Oriente in Occidente, dove numerose chiese e monasteri di epoche diverse sono intitolate ai santi martiri "guaritori".
(Foto e immagini dal gruppo Facebook Santi Cosma&Damiano - Sferracavallo)
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