La celebrazione del 2 giugno non è stanca ricorrenza ma è una Festa viva, di tutti gli italiani, perché si ricorda la nascita della Repubblica e da allora i «valori di libertà, pace, uguaglianza e giustizia, diventarono i principi di supremo riferimento per i cittadini e il Paese». Sergio Mattarella, dopo due anni durissimi di pandemia, riapre i Giardini del Quirinale per un abbraccio con i cittadini mai come questa volta di forte valenza solidale. Il presidente della Repubblica ha infatti voluto al Quirinale, pur sempre con numeri contingentati a causa del Covid, le fasce più deboli, i soggetti fragili, portatori di handicap ed ipovedenti. Ed è stata un pomeriggio di festa per circa 2300 persone durante il quale il capo dello Stato si è ben volentieri sottoposto a mille strette di mano, selfie e piccole conversazioni con i cittadini presenti.
Un modo per ricordare nei fatti quanto il 2 giugno sia importante per la tenuta della memoria e quanto, appunto, debba essere vissuto come un giorno di gioia e spensieratezza. «Letizia» è stato il termine usato da Mattarella per ringraziare le famiglie, gli accompagnatori, i volontari della croce rossa che hanno reso possibile questo evento. Un segnale per il Paese che nel suo dibattito pubblico da giorni si interroga sui motivi per i quali il 2 giugno non sia pienamente vissuto come Festa degli italiani. «Oggi è un giorno di festa importante per l’Italia e questo giorno è ancora più bello per la vostra presenza che rende allegri i giardini ed il Quirinale. Una giornata così bella sottolinea la letizia di questa giornata per il nostro Paese. Siete i benvenuti qui. Vi ringrazio. Stiamo capovolgendo i rapporti: ero io che dovevo accogliervi e invece siete voi che mi state accogliendo con affetto», ha detto Mattarella in un breve discorso dalla «coffee house», lo splendido edificio settecentesco realizzato dall’architetto Fuga su richiesta dei papi.
Il presidente Mattarella ha sempre tenuto molto alla ricorrenza del 2 giugno ed oggi ha potuto anche assistere alla parata militare dei Fori imperiali, apprezzando molto l'innovazione di far sfilare per la prima volta anche rappresentanti dei corpi sanitari. Nei giardini invece facevano bella mostra moto storiche in dotazione al Reggimento Corazzieri e le autovetture presidenziali, la Lancia Flaminia 335, la Lancia Aurelia e la Maserati. In collaborazione con il Miur sono stati invitati alcuni bambini profughi dall’Ucraina che frequentano un istituto di Roma, protagonisti di un percorso di integrazione e inclusione sociale. Infine, è stato anche organizzato nei Giardini un percorso sensoriale per ipovedenti e non vedenti. Il tutto con brani musicali eseguiti dalla Banda Interforze. Un bel segnale di ritorno alla normalità per gli italiani.
Qui sotto le foto della parata di Roma di stamattina.
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