Neve sulle Madonie e sull'Italia intera: due soccorritori morti, uno sull'Etna, l'altro in Val d'Aosta
Dalle Dolomiti alle Madonie, dalla Sardegna all’altopiano di Asiago, dall’Etna al Foggiano, fino al Vesuvio e all’Appennino centrale, in quasi tutta l’Italia è arrivata la prima neve. Le precipitazioni sono state più intense nel nord-est, in particolare in Alto Adige, dove la coltre nevosa ha raggiunto il mezzo metro. Disagi e problemi di circolazione sono stati registrati nelle province di Nuoro, Sassari e nel Sud Sardegna, sulle Madonie, e nell’Orvietano dove alcune scuole sono rimaste chiuse.
La stagione dello sci
L’arrivo della neve lascia ben sperare per l’avvio della stagione dello sci, previsto in quasi tutto l’arco alpino nel prossimo fine settimana, in concomitanza con il classico ponte dell’Immacolata. Le società degli impianti sono alle prese con la battitura delle piste e con l’applicazione delle misure anti-Covid. A Cervinia, dove si scia già da ottobre, l'amministrazione comunale sta predisponendo un provvedimento per rendere obbligatoria la mascherina nel centro pedonale proprio per arginare il virus.
L’incidente in Val d’Aosta
Ma la neve non è solo sci e divertimento: il maltempo è probabilmente la causa di due gravi incidenti avvenuti in Valle d’Aosta e in Sicilia. Nel primo caso un pisteur-secouriste (operatore addetto al recupero e al primo intervento di soccorso agli sciatori infortunati) è stato travolto da una valanga nel comprensorio di Valtournenche, ai piedi del Cervino. La slavina è stata formata probabilmente dal forte vento che soffiava in quota e si è staccata a oltre 3.000 metri di quota, investendo il pisteur sulla pista vicino alla sciovia Grand Sommettaz. Leandro Pession, di 58 anni, dipendente della Cervino spa, è stato estratto dalla neve, rianimato e trasportato d’urgenza in ospedale con l’elicottero, che ha dovuto fare un volo radente alla montagna a causa della bufera. L’operazione del Soccorso alpino valdostano è stata molto complessa e rischiosa proprio per le proibitive condizioni meteorologiche. Il pisteur è stato ricoverato in Rianimazione a causa di un politrauma. La prognosi è riservata.
L’incidente sull’Etna
Sull'Etna, invece, Salvatore Laudani, di 47 anni, tecnico del Soccorso alpino e speleologico siciliano (Sass), è morto per un malore che lo ha colpito mentre di notte, in mezzo ad una bufera, stava rientrando a valle al termine di un’operazione di salvataggio di un escursionista. Era stato impegnato nel recupero di un uomo che si era fratturato una gamba cadendo all’interno di uno dei canaloni che scendono nella Valle del Bove dalla cresta denominata «Schiena dell’Asino». Inutili i tentativi di trasportarlo in ospedale. Profondo cordoglio è stato espresso dal capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Napoli sotto pressione
Il maltempo non dà tregua a Napoli che da giorni è flagellata da bombe d’acqua e sferzata dal vento. Le temperature sono in picchiata e sul Vesuvio, così come sui colli di Montevergine (Avellino) e al Laceno, è comparsa la prima neve copiosa. Disagi alla circolazione si registrano in diversi punti del capoluogo campano. Sempre a Napoli, allagamenti nella zona orientale tra i quartieri San Giovanni a Teduccio e Ponticelli. Smottamenti si sono registrati ai Colli Aminei e Capodimonte. Al Parco Comola Ricci, nel quartiere di Chiaia, è franato un costone e due massi hanno colpito auto in sosta. Non va meglio sull'isola d’Ischia, dove tre comuni Forio, Casamicciola e Ischia registrano disagi. Interrotti i collegamenti con Capri. Il maltempo ha fatto saltare il collegamento marittimo Palermo-Napoli operato dalla Tirrenia. Il mancato arrivo in Campania del traghetto farà rinviare anche la rotta inversa prevista domattina. I collegamenti riprenderanno domani sera.