La camera ardente della Carrà: in fila per l'ultimo saluto alla Raffa nazionale, domani i funerali
Nella sala della Protomoteca in Campidoglio è allestita la camera ardente di Raffaella Carrà che rimarrà aperta fino a domani mattina quando si svolgeranno i funerali in Santa Maria in Aracoeli alle 12. Tante le persone in fila, anche oggi, per dare l’ultimo saluto alla Raffa nazionale. Ieri sera le hanno reso omaggio, tra gli altri, Pippo Baudo, Renzo Arbore e Pupo. «Siamo molto addolorati tutti - dice Baudo - per questa perdita. Per una persona che ci ha fatto compagnia e ci ha regalato momenti indimenticabili». «Tutti noi siamo stati ammiratori di Raffaella, noi abbiamo avuto il privilegio di essere anche amici e il dolore è maggiore purtroppo in questi casi», continua Baudo. «Non pensavo che fosse ammalata. Nessuno di noi pensava fosse ammalata perchè ha tenuto nascosta la sua malattia in maniera egregia. Ha dato una prova di forza, di segretezza e di enorme coraggio. Raffaella era divertente, era brava, era preparata, parlava un sacco di lingue. Raffaella era Raffaella», conclude Baudo. Arbore ha sottolineato: «Ho scoperto che su YouTube si trova il debutto di Raffaella Carrà in un mio programma del 1969. Lei è giovane e bellissima, balla ma purtroppo cade. Si rialza e le viene fatto un bellissimo applauso. E rivedendola era già la Raffaella umana che sapeva parlare con i giovani, che raccontava della sua modestia. Si intuiva già allora che Raffaella sarebbe diventata una grande diva internazionale ma che non se la tirava». «E' stata una grande artista internazionale - ha detto Pupo - Forse la più rappresentativa. Raffaella era una donna semplice con una vita normale, ma una donna che sapeva fare un mestiere. Era diventata famosa e popolare perchè sapeva fare qualcosa. Non come oggi che si diventa famosi e popolari perchè si è qualcosa. Raffaele Carrà era una artista con le doti per essere tale. Era immortale».