C'è un'unica strada per evitare l'ulteriore crescita dei contagi in Sicilia: evitare i contatti, misure restrittive, tenendo conto anche delle indicazioni arrivate dal Comitato tecnico scientifico regionale. La Sicilia rischia molto e così al decreto che fa dell'Isola una zona arancione - con Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria - la Regione ha applicato alcuni correttivi che rafforzano il provvedimento, valido fino al 15 gennaio. E così da questa mattina entra in vigore la nuova ordinanza regionale che rafforza le restrizioni nazionali. Da domani invece scuole in tutta la Sicilia: permessa soltanto la didattica a distanza, ad eccezione di asili nido e scuole dell’infanzia che invece resteranno aperte. Ecco le regole valide a partire da oggi.
Per chi arriva in Sicilia
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell'Isola: registrazione obbligatorio sul sito dedicato (www.siciliacoronavirus.it) e tampone rapido, così come la riduzione dei voli da e per la Sicilia. Sarà necessario registrarsi sulla piattaforma ed essere in possesso dell'esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle 48 ore precedenti all'arrivo in Sicilia. Se la persona che fa rientro sull'Isola non abbia potuto sottoporsi al tampone molecolare ha diverse opzioni: può recarsi presso un drive-in appositamente dedicato per sottoporsi al tampone rapido antigenico. In alternativa, si può andare presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l'obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di Prevenzione dell’Asp territorialmente competente. Chi non segue nessuna delle precedenti procedure, come ultima ipotesi, ha l'obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all’Asp di pertinenza. Sono esclusi dalle nuove disposizioni, i pendolari e coloro che si siano allontanati dall'Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.
Spostamenti
Tra le 5 e le 22, sarà possibile spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune, quindi anche per andare a far visita a parenti e amici. Non sono previsti limiti al numero degli spostamenti all'interno dello stesso Comune o del numero di persone che si spostano. Gli spostamenti verso altri Comuni e in altri orari saranno invece consentiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità, quindi non per fare visita a parenti o amici. Nelle eventuali zone rosse saranno consentiti gli spostamenti per lavoro, salute o necessità; inoltre, sarà consentito spostarsi in ambito comunale verso una sola abitazione privata una volta al giorno, fra le 5 e le 22, nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14, alle persone disabili o non autosufficienti conviventi;
Negozi
Previste misure di distanziamento interpersonale negli esercizi commerciali, con la previsione di screening per gli operatori. I sindaci hanno la facoltà di regolamentare l'accesso nelle zone commerciali per evitare gli assembramenti. I primi cittadini potranno anche consentire agli esercizi commerciali l’orario continuato o altre misure per regolare l’accesso dei clienti durante il periodo dei saldi. Possibile anche attivare le associazioni di volontariato e di concerto con le prefetture chiedere che le forze dell’ordine presidino gli accessi delle zone commerciali maggiormente frequentate.
Ristoranti
A bar e ristoranti è consentito soltanto l’asporto dalle 5 alle 22. Mentre il domicilio è sempre possibile. Il coprifuoco scatta alle 22 e dura fino alle 5. Chiusura nei festivi e prefestivi per i centri commerciali all’interno dei quali però restano aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Inoltre i centri commerciali dovranno munirsi di contapersone agli ingressi, limitando e scaglionando gli accessi ai clienti. I titolari degli esercizi commerciali possono prevedere, di concerto con l’Asp territorialmente competente attraverso le rappresentanze di categoria, l’effettuazione settimanale e volontaria di tamponi per i dipendenti.
Scuole
Da domani al 16 gennaio elementari e medie in didattica a distanza. Superiori con dad fino al 31 gennaio. Per il proseguo, l’ordinanza dell’assessorato regionale all’Istruzione demanda ai sindaci: se questi ravvisassero ulteriori pericoli legati alla diffusione del Coronavirus, potrebbero prorogare la chiusura delle scuole. Inoltre l’assessorato regionale alla Salute effettuerà un monitoraggio della diffusione del contagio tra l’11 e il 15 gennaio e individuerà i Comuni in cui eventualmente prorogare la didattica a distanza per tutto il mese anche per le scuole elementari e medie. Quanto agli alunni disabili o con bisogni educativi speciali è data facoltà ai presidi di ammetterli in presenza. La circolare precisa poi che i corsi di formazione in obbligo scolastico dovranno svolgersi in dad tranne per i casi di piccoli gruppi che svolgono «irrinunciabili e non sostituibili attività laboratoriali». Dario Cangialosi, presidente del regionale della Federazione Italiana Scuole Materne, commenta: «La decisione raccolta nell’ordinanza del Presidente della Regione è un difficile compromesso tra le conseguenze epidemiologiche e le esigenze educative e di sviluppo dei bambini».