Lunedì 18 Novembre 2024

Coronavirus, tutti i dati della Sicilia: seconda in Italia per minor numero di decessi e tamponi positivi

Numero di tamponi
Numero di positivi
Positivi per 100 tamponi
Numero di ricoveri
Ricoveri in terapia intensiva
Numero di deceduti
Grafico complessivo
Tasso di letalità
Indicatori territoriali

La Sicilia ha finora retto alla diffusione del coronavirus. In Italia è infatti la seconda regione con il minor numero di tamponi positivi: 58 ogni 100 mila abitanti (meglio soltanto la Calabria con 54,8). Ma è anche la seconda regione con il minor numero di deceduti: 4,2 ogni 100 mila abitanti (meglio ancora una volta la Calabria, con 3,9) I dati, fino al 22 aprile, emergono dal confronto tra le regioni italiane secondo un rapporto stilato dall'Ufficio statistiche del Comune di Palermo (in questa gallery tutti i numeri). La Sicilia può dunque, vantare 58 tamponi positivi ogni 100 mila abitanti a confronto del dato medio nazionale che è pari a 311 positivi ogni 100 mila abitanti, e nelle regioni più colpite si superano i 500 positivi ogni 100 mila abitanti: Valle d'Aosta 873,9; Lombardia 684,9; Provincia autonoma di Trento 672,3. In Sicilia sono 4,2 ogni 100 mila abitanti i pazienti deceduti, mentre il dato medio nazionale è pari a 41,6 ogni 100 mila abitanti, e in Lombardia e Valle d'Aosta si superano i 100 deceduti ogni 100 mila abitanti: rispettivamente 126,3 e 101,4. Il tasso di letalità (deceduti per 100 positivi) della Sicilia è pari a 7,2, valore che pone l'isola dietro all'Umbria (4,5), al Lazio (6,2), al Molise (6,7), alla Basilicata (6,8) e al Veneto (7,1). La media nazionale è pari a 13,4 e i valori più elevati si registrano in Lombardia (18,4), Liguria (14,8) e Marche (14,3). La Sicilia è invece in coda alla classifica nell'indicatore guariti/dimessi per 100 positivi: 13,5, seguita soltanto da Puglia (13,2) e Abruzzo (12,8), probabilmente a causa del ritardo con cui il virus è arrivato nelle regioni meridionali. La media nazionale è pari a 29,1 guariti/dimessi per 100 positivi, e il valore più elevato si registra in Umbria con oltre i due terzi (68,2) dei positivi già guariti o dimessi.

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