Striscioni contro la costruzione del ponte sullo stretto di Messina sono comparsi in più località della Sicilia. "I soldi del ponte per infrastrutture e emergenze sociali" è la frase che campeggia su tutti gli striscioni esposti, una iniziativa simbolica e comunicativa realizzata da tutte le realtà locali aderenti alla Rete regionale No Ponte per mantenere alta l'attenzione sulla questione, per esprimere un secco no alla progettazione e realizzazione dell'opera. A Catania, lo striscione è stato esposto alla stazione centrale dei treni, come anche a Palermo oltre che nei pressi del viadotto Himera crollato nel 2015. A Messina si è voluto porre l'attenzione sul tema delle emergenze sociali, come quello della casa, con l'esposizione di uno striscione presso l'occupazione abitativa "Ex Foscolo" e che ha visto dunque la partecipazione degli stessi abitanti che si sono riconosciuti nelle istanze della Rete e ad essa hanno aderito. La comunità di Lentini, in provincia di Siracusa, con l'esposizione dello striscione presso la tanto discussa discarica di Armicci ha voluto manifestare la propria contrarietà alla discarica e affermare la necessità di mettere in pratica un modello di sviluppo sostenibile del territorio. A Caltagirone, con l'esposizione dello striscione sulla facciata del teatro Semini ristrutturato, abbandonato subito e mai assegnato i riflettori vengono puntati sulla speculazione edilizia. "I lavori per la realizzazione non sono nemmeno iniziati e già sono stati spesi 312 milioni di euro, certificati nei bilanci della società Stretto di Messina s.p.a.. Soldi che potevano esser investiti piuttosto che sprecati. Soldi che potevano essere, per l'appunto, utilizzati per migliorare la qualità della vita nei territori direttamente interessati dall'opera ma in generale nei territori dell'isola intera che è, dati alla mano, sempre più devastata e abbandonata. Uno scenario preoccupante è, infatti, quello che emerge dall'analisi del territorio siciliano in termini di servizi e infrastrutture al netto del quale risulta necessario affermare che ciò di cui la Sicilia ha bisogno è la messa in sicurezza dei territori e nuove infrastrutture" afferma Domiziana Giorgianni della Rete No Ponte.