Bath thailandesi e scellini kenyoti sono monete molto simili ai 2 euro per forma, colori, dimensioni e peso. Per tale motivo è molto facile confonderli. La Federconsumatori, nei giorni scorsi, ha deciso di mettere in allerta i cittadini, soprattutto quelli delle grandi città turistiche italiane, tra cui Palermo e Catania, perché il pericolo delle truffe è sempre dietro l'angolo.
Le monete incriminate hanno un valore molto più basso degli euro: 10 Bath thailandesi valgono 25 centesimi di euro, mentre 5 scellini kenioti ne valgono appena 20.
Occhio al resto, ma anche ai distributori automatici che spesso non sono in grado di cogliere la differenza. Basta fare un po' di attenzione in più per accorgersi che non si tratta di una moneta di 2 euro. I 10 Bath e i 5 scellini hanno al loro interno scritte diverse: cambiano le scritte, i fregi, i personaggi e i luoghi raffigurati, ma cambiano soprattutto i numeri.
Già qualche anno fa alcuni commercianti avevano lanciato l'allarme: parecchi casi si erano registrati in Campania e in Sardegna. Adesso la truffa è dilagata in quasi tutte le grandi città e colpisce soprattutto i turisti che arrivano da Paesi esteri in cui l'euro non è molto conosciuto.
La moneta thailandese ha la stessa forma di quella europea, con il cerchio dorato al centro e l’anello argentato intorno ed è molto diffusa in Italia.
Stessa cosa per gli scellini del Kenya, anch'essi identici come struttura ai 2 euro, ma che rispetto ai bath sono meno in voga.
Il rischio maggiore lo si corre facendo acquisti nelle bancarelle dei venditori ambulanti stranieri, che che le portano qui dai loro Paesi, e in zone turistiche.
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