ROMA. "Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio". Amava definirsi così Madre Teresa di Calcutta. E da oggi la religiosa dall'indole umile sarà santa. Una "piccola" religiosa che con il suo operato è diventata grande. Forse quasi inconsapevolmente. La sua storia ha cambiato il corso della storia, senza esagerazione alcuna. Una "piccola" religiosa che sarà una grande santa. Il processo di canonizzazione si svolgerà oggi a piazza San Pietro a Roma alla presenza di Papa Francesco. Albanese di religione cattolica, Madre Teresa di Calcutta - nata sotto il nome di Anjezë Gonxhe Bojaxhiu - ha fondato la congregazione religiosa delle Missionarie della carità. Si è fatta ultima accanto agli ultimi. Gli ha ridato dignità mettendosi al loro servizio. Con la stessa naturalezza ha incontrato i potenti del mondo, quasi nulla accanto a lei. Ha dedicato la sua intera vita alle vittime della povertà di Calcutta. E' diventata una delle persone più famose del mondo. Senza titoli da prima pagina, senza colossal al cinema, protagonismi o carriere da milioni di copie vendute. Lo è diventata salendo sul palco della carità, mettendosi semplicemente al servizio degli altri. E per questo non serve alcun particolare talento. Ma solo la vocazione di mettere in pratica ciò che ogni cristiano dovrebbe fare. Quasi scontato il premio Nobel per la Pace ricevuto nel lontano 1979. Morta nel 1997, il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II. Madre Teresa, la donna che ha scelto di essere ultima accanto agli ultimi. Quasi una beffa per la sua famiglia benestante nella quale ha avuto la fortuna di nascere quel lontano 26 agosto 1910. Sono passati solo otto anni dalla sua nascita quando, venendo a mancare il padre, inizia a conoscere le difficoltà economiche. Un modo anche questo per avvicinarsi a Dio. Per 14 anni partecipa alle attività della parrocchia del Sacro Cuore di Skopje. E' qui che nasce in Madre Teresa la voglia di aiutare gli altri. Di mettersi al loro servizio. Di ridare calore e speranza a persone che la vita non aveva di certo privilegiato. Un po' come lei. Ha 18 anni quando decide di prendere i voti entrando come aspirante nelle Suore di Loreto. E' il 1929 quando sbarca in India dove completa la sua preparazione. Di lì a poco, partirà alla volta di Calcutta. Qui studia lingue e insegna nella scuola annessa al convento. Lavorando come aiuto infermiera, viene in contatto con la realtà dei malati. Diventa Maria Teresa il 24 maggio 1931, data in cui prende i voti temporanei Fonda il movimento delle Missionarie della carità e Missionari della carità. E' il 1950. E' allora che inizia a prendere campo, diventando esempio per chiunque decide di seguirla, uno stile di vita che si ispira a quello di San Francesco, perfettamente in linea con quello dei poveri. Tutti uguali, nessuno privilegiato. L'attività di assistenza ai malati si fa sempre più frenetica. Aiutare diventa per Madre Teresa imperativo categorico. Madre Teresa inizia dunque a sostenere l'ecumenismo, aprendosi alle religioni non-cristiane. "C'è un solo Dio, ed è Dio per tutti; è per questo importante che ognuno appaia uguale dinnanzi a Lui. Ho sempre detto che dobbiamo aiutare un indù a diventare un indù migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore ed un cattolico a diventare un cattolico migliore", queste le sue parole. Muore il 5 settembre 1997, pochi giorni dopo la tragica scomparsa di Lady Diana. Sepolta a Calcutta, sulla sua tomba bianca è stato inciso un verso del Vangelo di Giovanni: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". Mai citazione fu più pertinente.