ROMA. Sorpresa a Roma, dove papa Francesco si è presentato verso sera come un cliente qualunque in un noto negozio di ottica del centro, a due passi da piazza del Popolo, per cambiare le lenti dei suoi occhiali. E dove, dopo essersi intrattenuto una quarantina di minuti per la misurazione delle nuove lenti scambiando anche qualche battuta col titolare Luigi Spiezia, non è venuto meno anche stavolta alle sue tipiche scelte di sobrietà. «Niente montatura nuova - ha richiesto il Pontefice -, non voglio spendere troppo», ma, ha assicurato avvicinandosi all'orecchio del titolare, «voglio pagare il dovuto». Erano circa le 19 quando in via del Babuino è comparsa un'auto targata Scv con a bordo il Pontefice e il suo cerimoniere monsignor Guillermo Karcher, che lo ha accompagnato nel mini blitz in centro e che si serve dallo stesso ottico. Francesco è entrato nella storica bottega romana e subito una folla stupefatta di passanti e turisti si assiepata davanti alle vetrine scattando foto coi telefonini. Il Papa è stato accolto dal titolare del negozio, Alessandro Spiezia: Bergoglio, che era atteso per il cambio delle lenti dopo una primo incontro che era già avvenuto in Vaticano, gli si è rivolto chiamandolo per nome. Un piccolo gruppo di turisti inglesi si è fermato a toccare le vetrine dell'ottico. «È questo il negozio del Papa?», ha chiesto una turista che voleva entrare nel piccolo esercizio storico di Roma. Il Papa gli ha mostrato la prescrizione per le nuove lenti rese necessarie dal fatto che non vede bene da vicino e Spiezia ha proceduto comunque, come da prassi, a un esame della vista da cui è emersa la necessità di lenti multifocali per vedere bene sia da lontano, sia da vicino. Quindi il titolare ha illustrato al Papa varie ipotesi di montature ma qui la risposta di Bergoglio è stata netta: «Non voglio una montatura nuova, bisogna rifare solo le lenti. Non voglio spendere troppo, teniamo la vecchia». Quindi, prima di congedarsi, il Pontefice ha salutato l'ottico con un abbraccio e all'orecchio gli ha sussurrato: «Mi raccomando, Alessandro: mi faccia pagare quello che è dovuto», ricevendo da Spiezia la sua personale assicurazione: «Santità, mi pagherà in base a quello che io avrò pagato». Emozionato e con un filo di commozione, una volta andato via il Papa, Spiezia ha raccontato l'accaduto ai giornalisti. «In questi cinquant'anni di attività - ha detto - ne sono passati tanti di personaggi illustri da me, Federico Fellini, la Masina, Pietro Germi, Eduardo De Filippo, Soraya, Lucia Bosè, e perfino Bill Clinton, ma ricevere il Santo Padre è un'emozione che mette i brividi». A consegnare in Vaticano l'occhiale con le nuove lenti sarà lo stesso ottico, probabilmente la prossima settimana. «Vorrei portargliele - ha confidato - prima della sua partenza per Cuba e per gli Stati Uniti».