Giovedì 02 Maggio 2024

Agguato in pizzeria a Brescia, arrestati gli assassini: sono due concorrenti - Foto

Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Sono stati fermati nel primo pomeriggio di ieri, domenica 16, gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto ’da Frank’ a Brescia. Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un’attività concorrente della pizzeria delle vittime. Brescia, 17 agosto 2015. ANSA/SIMONE VENEZIA
Francesco Seramondi in una foto pubblicata sulla pagina Facebook della sua pizzaria. Seramondi e’ stato ucciso con la moglie, Giovanna Ferrari a Brescia, l’11 agosto 2015. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
Francesco Seramondi, 65 anni, e la consorte Giovanna Ferrari, di due anni piu’ giovane, ’freddati’ l’11 agosto 2015 nella loro pizzeria da asporto “Da Frank“ che gestivano da tempo nella zona Mandolossa, alle porte di Brescia. Ansa/ Filippo Venezia
Gli agenti della Squadra mobile della questura effettuano i rilievi all’esterno della pizzeria pasticceria dove due coniugi, Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, 65 e 63 anni, titolari dell’esercizio sono stati uccisi nel corso di una sparatoria, in via Valsaviore, Brescia, 11 agosto 2015. ANSA/ FILIPPO VENEZIA

ROMA. Sono stati fermati nel primo pomeriggio gli esecutori materiali del duplice omicidio di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i coniugi uccisi martedì mattina nella loro pizzeria da asporto 'da Frank' a Brescia, e hanno confessato.  «Abbiamo raccolto la confessione piena di chi ha commesso il duplice omicidio. Gli autori sono gli stessi dell'agguato di un mese fa ai danni del dipendente dei Seramondi». Lo ha detto il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno nel corso della conferenza stampa sull'arresto di un indiano e di un pakistano per l'agguato dell'11 agosto.   Si tratta di due stranieri arrestati nella Bergamasca: un indiano e un pakistano, legati ad un'attività concorrente della pizzeria delle vittime. Si tratta delle persone alle quali Francesco Seramondi aveva ceduto la prima pizzeria da asporto «Dolce e Salato», poi fallita qualche mese dopo il passaggio di quote. Le due attività erano nello stesso piazzale, una davanti all'altra.  Proprio la rivalità sul mercato, oltre ad accordi economici non rispettati, rappresenterebbero il movente della morte dei coniugi Seramondi. Pare che gli assassini dovessero ancora del denaro alle vittime, ma non erano più in condizioni di pagare. Tra Seramondi e i suoi killer i rapporti iniziarono ad incrinarsi nel 2010 quando un'ordinanza del Comune di Brescia obbligava la proprietà del Dolce e Salato a chiudere alle 22, per motivi di ordine pubblico, mentre la pizzeria da Frank poteva rimanere aperta tutta la notte. Gli agenti della Squadra Mobile di Brescia hanno anche recuperato in un campo l'arma del delitto: si tratta di un fucile a canne mozze come già era stato ipotizzato dagli inquirenti. I killer hanno infatti sparato ripresi dalla telecamera interna della pizzeria, prima di scappare a bordo di uno scooter di piccola cilindrata. Gli inquirenti sono arrivati agli assassini dalla targa del motorino immortalata, dopo l'omicidio, da alcune telecamere di sicurezza installate in strada. Anche lo scooter usato per il duplice omicidio è stato trovato e posto sotto sequestro. Confermando l'arresto degli esecutori materiali dell'agguato di Brescia, il ministro degli Interni Angelino Alfano ha detto:  «Il presidio dello Stato funziona, è attivo ed è efficace e rafforza il senso di sicurezza e di protezione nei cittadini. Mi congratulo - ha aggiunto Alfano - con la polizia e la Magistratura di Brescia per il silenzioso e incessante lavoro». Proprio ieri, nel corso dei funerali delle due vittime, tenutisi a Nuvolento, nel Bresciano, in una chiesa gremita di amici e conoscenti e di molti sindaci della zona, il parroco aveva detto: «la speranza è che chi si è macchiato di questo orrendo crimine possa ammettere e chiedere perdono».  Domattina alle 11 in Procura a Brescia è in programma una conferenza stampa durante la quale saranno illustrati i dettagli dell'operazione.

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