VITTORIA. Quindici persone denunciate per rissa aggravata. E’ questo l’esito delle indagini svolte dalla Polizia di Vittoria sui disordini verificatisi tra giocatori ed accompagnatori delle squadre del Vittoria e del Paternò, proprio mentre incedevano all’interno degli spogliatoi alla fine della prima frazione dell’incontro di calcio, disputatosi solo in parte perché poi sospeso dall’arbitro. La partita si è svolta il 22 marzo scorso ed era valevole come gara ufficiale del campionato regionale di eccellenza girone B. L’attenta ricostruzione dei fatti si è basata su quanto i Poliziotti dislocati all’interno del terreno di gioco hanno assistito e dalla meticolosa visione dei filmati registrati dalla Scientifica e da una telecamera di vigilanza installata proprio all’ingresso del seminterrato degli spogliatoi dello stadio comunale “Cosimo” di Vittoria. Sono stati 30 secondi. Solo 30 secondi è durata la furibonda rissa, forse innescata da qualche parola di troppo, nel corso della quale sono volati violenti pugni, calci, manate strette al collo e spintoni vari. L’esito di tanta violenza è rappresentato innanzitutto dai due feriti, il giocatore Tornatore ed il magazziniere Sinatra, entrambi della compagine del Paternò, trasportati rapidamente presso l’Ospedale di Vittoria dove ricevevano le cure mediche necessarie. Il primo, rifiutò il ricovero e fu dimesso con una prognosi di 20 giorni mentre il magazziniere fu dimesso con 5 giorni di prognosi. Rissa con eventi lesivi dunque, che aggrava il reato e prevede la pena, per la sola partecipazione alla rissa, della reclusione da tre mesi a cinque anni. La Polizia di Vittoria ha individuato ed identificato quindici persone, nello specifico dieci della squadra del Vittoria e cinque del Paternò. Della prima squadra sono tutti atleti entrati in campo, che hanno giocato o erano in panchina, del Paterno oltre a quattro giocatori anche un accompagnatore. Il più giovane è classe ’96, il più anziano classe ’47. Tutti sono stati denunciati, con una corposa informativa, alla Procura della Repubblica di Ragusa.