Lunedì 25 Novembre 2024

Roncalli, le immagini di una vita da Papa buono

Nei suoi meno dicinque anni di pontificato, Giovanni XXIII, oltre che per lagrande visione riformatrice che determinò la convocazione delConcilio Vaticano II, può essere sicuramente ricordato come«Papa della pace». E l’esempio, emblematico anche della capacitàdi un uomo di umili origini di esercitare una grande influenzamorale sugli uomini più potenti della terra, è la sua azione nelcaso della crisi dei missili a Cuba: uno dei picchi di massimatensione di tutta la storia della Guerra fredda, durante ilquale, nell’arco di tredici giorni - tra il 15 e il 28 ottobredel 1962 - il mondo arrivò sull’orlo del disastro nucleare.
 
 
 
 
 
In data 15 dicembre 1962, infatti, perveniva al Papa unbiglietto di ringraziamento di Kruscev del seguente tenore: «Inoccasione delle sante feste di Natale La prego di accettare gliauguri e le congratulazioni... per la sua costante lotta per lapace e la felicità e il benessere». La drammatica esperienzaconvinse ancor più Giovanni XXIII a un rinnovato impegno per lapace. Da questa consapevolezza, nacque, nell’aprile del 1963, lastesura della sua enciclica «Pacem in Terris». E tutto il suoimpegno in questo senso gli valse, nel maggio di quell’anno,solo tre settimane prima di morire, il conferimento del PremioBalzan per la pace: per partecipare alla cerimonia, esattamenteun mese dopo la promulgazione dell’enciclica, l’11 maggio 1963,papa Giovanni entrò al Quirinale. Era la prima volta nellastoria che un Pontefice usciva dal Vaticano per recarsi neiluoghi istituzionali dello Stato italiano. E l’occasione eraquella di un riconoscimento conferito proprio all’9impegno dipapa Roncalli per la pace.
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