Alle ore 18 si muove la bacchetta di Barenboim e inizial’omaggio dell’orchestra per l’uomo che fu direttore del teatroscaligero per 18 anni, dal 1968 al 1986. Chi si commuove, chiascolta ad occhi chiusi, chi registra con il cellulare ilconcerto organizzato dalla Scala per salutare Abbado. In unapiazza gremita, «come non accade neppure alla Prima» dicono leforze dell’ordine, ci sono musicisti con i loro strumenti,studenti, famiglie e anziani di Milano, ma anche turisti estranieri che si sono radunati in piazza e nelle strade delcentro, chiuse eccezionalmente al traffico, già un’ora primadell’inizio del concerto.Quello di questa sera, teatro vuoto e porte aperte, è un ritoche si ripete per tradizione per i direttori musicali dellaScala: prima di Abbado è accaduto con Arturo Toscanini, VictorDe Sabata, Gianandrea Gavazzeni.
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